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LA 25a ORA regia di Spike Lee

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JOKER1926     7½ / 10  10/10/2008 20:37:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"La 25a ora" è un film apparentemente "aggressivo" e inconcludente…
Ma il lavoro di Spike Lee merita moltissimo, una miriade di pregi elevano il film allo spasimo.
Un viaggio nella mente di un uomo soggiogato dal destino o forse da se stesso…
Da questa "premessa" nasce il tutto, memorabile il Dialogo allo specchio di Monty Brogan (altro che Taxi Driver!), film che decolla subito: azione, sentimento, dramma, speranza, amicizia, cinismo, disperazione, ipocrisia, rabbia sono i primari "tasselli" della pellicola…
Il regista compie un grande film, Cast da favola (su tutti Edward Norton prestazione quasi impeccabile), applausi anche a Barry Peppe nelle vesti di Frank uomo cinico, imprevedibile, e soprattutto reale…
La fotografia è formidabile, difficile fare meglio, le musiche (soprattutto quella iniziale) accompagnano lo spettatore in un viaggio Ineguagliabile, lode anche per l'ultima colonna sonora assai leggera ma incredibilmente drammatica!
Le scene "armonizzano" ulteriormente il "mosaico" del regista, la scena iniziale, la scena della zuffa verso la fine, la parte finale sono sequenze intramontabili…
Non trovo difetti rilevanti nel film, il regista "mischia" per bene la sua "miscela", non ci saranno solo i soliti personaggi "duri" ma uomini apparentemente "grandi" (torna utile il discorso della ragazzina nel bar dopo aver bevuto lo Champagne, parole di elogio per Monty considerato un "vip"!), ma ovviamente "capaci" nei loro rispettivi mestieri, si "scontrano" diverse mentalità, la tenerezza e l'imbarazzo del professore deve fare i "conti" con la personalità eccentrica degli altri due…
Ottima regia affianca perfettamente, sistematicamente musiche bellissime a scene bellissime, il tutto sarà apprezzato da Me, viene a crearsi un "involucro" di emozioni che si mescolano con atmosfere magiche…
I dialoghi sono impeccabili, una delle più grandi positività dell'intero film.
La scena in cui entrano in "azione" i Boss è simile in parte a quella di "Cuore Selvaggio" ove c'è la rapina in banca, mentre la scena finale vagamente ricorda l'ultimissima e bellissima sequenza di "Allucinazione Perversa".
Film mai banale, ogni scena è di pregevole fattura, il finale è Sacrale Accademia…
Il nostro protagonista si "cimenta" nella metaforica, ipotetica "25a ora" ove è possibile "massacrare" il presente con un potenziale e "perfetto" futuro, il regista gioca completamente lo spettatore per poi "spegnere" perentoriamente le "magnifiche" "ambizioni" di Monty …
La "25a ora" è possibile, bisogna essere cinici e sfruttare saggiamente questa ultima chiamata…
Ma il protagonista ferma pacatamente e inconsciamente le sue "ipotetiche" "nuove teorie di vita" e si catapulta a testa alta nell'inferno tralasciando, o meglio abbandonando l'eventuale roseo futuro, esplode nella mente della massa compassione, sgomento, rabbia e delusione…

Monty doveva fare di meglio, ovvero doveva arrestare la sua megalomania, ma non è stato così, egli insiste e (attenzione alle scene del film) non si accontenta e finisce per sognare la sua realtà dopo aver passato tutto il tempo a sognare nella realtà il suo sogno…
Il dialogo dello specchio,l'ultima scena sono l'enfasi di questo abissale "teorema" di vita, degrado e miseria spengono il "fuoco" ma si spera che tale "elemento" un giorno riecheggi nelle tempie di Monty per un ritorno a testa alta dopo l'inferno del carcere; tutto passa, il mondo invecchia, modifica ma non uccide la Massiccia, Imponente, Roboante, Intramontabile Mentalità…
Invia una mail all'autore del commento wega  10/10/2008 23:32:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma quale viaggio nella mente. Ma quale ultima colonna sonora(??) Il finale è accademia di che cosa? o se intendi l'essere accademico allora quello è un grandioso ossimoro.Il regista gioca lo spettatore per poi spegnere le ambizioni di Monty, inizi la frase con un concetto sintatticamente sbagliato, e la finisci spiegandone un' altro che non si collega con tanto senso al primo?sogno il sogno della realtà che sognava il sogno, lascia perdere che non hai la minima licenza poetica. Ricorda: ANCHE questo film.