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SPRUZZI - SPETTERS regia di Paul Verhoeven

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GianniArshavin     7½ / 10  03/04/2020 18:18:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spetters è un film diretto da un Paul Verhoeven ispiratissimo e prossimo al salto in America per il proficuo periodo hollywoodiano della sua carriera.
Spetters, sebbene sconosciuto ai più, è forse il film che ha dato la decisiva spinta al regista. Lontano dall'impostazione che andrà a caratterizzare la produzione americana, Verhoeven ci racconta una storia di mancato riscatto ambientata nel degrado e nella solitudine della periferia olandese; i tre giovani protagonisti affronteranno con amara crudezza l'ineluttabilità della vita, ingabbiati nella loro realtà di provincia fatta di emarginazione e rapporti sfilacciati.

La regia del cineasta olandese guida lo spettatore in questo dramma diviso in due tronconi ben distinti: una prima parte scanzonata ed a tratti ironica ed una seconda sofferta e intrisa di afflizione. Lo stile del regista è già codificato: sguardo impietoso ed iconoclasta coadiuvato da una tecnica creativa ed isterica che segue i personaggi in ogni momento, non lesinando su situazioni scabrose ed esplicite. Il tutto è sorretto da un cast di sconosciuti, se escludiamo Rutger Hauer qui alle prese con il ruolo del borioso ed egocentrico campione di motocross, che rende perfettamente credibili tutti gli sventurati personaggi della storia. Non mancano nemmeno scene degne di essere ricordate, come l'annichilente e già citata sequenza della banda o la crudele aggressione subita da uno dei tre amici. Il finale invece, seppur amaro, lascia qualche spiraglio conciliatorio.

Spetters è dunque un'opera da riscoprire appartenente al primo, e molto valido, periodo dell'autore olandese. Un film doloroso e graffiante che narra di storie di emarginati e marginali e dei loro sogni infranti.