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SCHEGGE DI FOLLIA regia di Michael Lehmann

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hghgg     7½ / 10  07/02/2014 20:04:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Frizzante ed originale Black Comedy di fine anni '80, cult generazionale e capostipite-riferimento per una serie di epigoni uno peggio dell'altro nell'ambito dei tanti teen-movie degli anni '90. Possiamo anche considerare "Heathers" come prima e unica opera degna di nota di Michael Lehmann.
Probabilmente è una delle più interessanti Black Comedy del decennio (anche se inferiore ad altri gioielli del genere), originale nel mettere al centro l'ambiente giovanile-scolastico e farci su una commedia a suon di omicidi-suicidi.
Tratta il disagio adolescenziale e il tema del suicidio giovanile e lo tratta mistificandolo, visto che di suicidio ce n'è solo uno tentato e non riuscito, gli altri sono omicidi mascherati (non è spoiler, è la trama base del film). Soggetto interessante e trattato con intelligenza da Lehmann che lo trasforma in una sceneggiatura pregna di black-humor, situazioni e dialoghi tanto brillanti quanto grotteschi, tanto assurdi quanto divertenti anche se ovviamente ogni tanto si scade un po' troppo nella qualità dei dialoghi e delle situazioni e si scivola nel poco riuscito; un rischio comprensibile con un film su questi toni, e ripagato perché nel complesso il film funziona, la sceneggiatura è buona e in perfetta sintonia con una Commedia Nera e la maggior parte dei dialoghi sono irresistibili e ingranano scena dopo scena.
Merito anche di due giovani protagonisti eccezionali che danno vita alla sceneggiatura egregiamente. Christian Slater memorabile squilibrato nemmeno ventenne alla sua miglior interpretazione almeno in ambito cinematografico (ambito in cui non si ricorda per molto altro, Slater); qui è perfetto, ghignesco e carismatico. Winona Ryder, ancora appena sedicenne quando ha girato il film, semplicemente fantastica, anche lei in una delle sue migliori interpretazioni (be, almeno insieme a quelle in "Beetlejuice" e "L'Età dell'Innocenza"). Perfetta adolescente problematica, naturale nel dar vita al suo memorabile personaggio, lo rende suo e lo rende magnetico, sardonico, ricco di sfaccettature, intrinsecamente drammatico tanto quanto divertente e trascinante in primo piano. La Ryder di "Heathers" è una irresistibile girandola, trascinanteci in un vortice di esilaranti, grottesche situazioni, impossibile non adorare la sua performance, la sua meravigliosa (s)grazia giovanile, i suoi sarcastici sorrisetti. Lei e Slater ci portano a braccetto in assurde situazioni che strappano sorrisi e risate (uh, tutta la scena con i due compagni giocatori di football nel bosco o ancora quella mitica del liquido per pavimenti) guidati dall'abile regia di Lehmann che oltre ad essere in ottima sintonia con gli attori, ben diretti oltre che talentuosi, regala al film il giusto ritmo, mai troppo frenetico, rimane conciso riuscendo però a dare sempre il giusto respiro alle gag e alle situazioni che si susseguono. Il finale poi è tutto della Ryder, che si regala un'ultima sequenza che non oso definire epica, nell'ambito di una black-comedy certo, con tanto di battuta finale meravigliosa e ta-mar-ris-si-ma. Si prende la scena e ghigno stampato in volto le vien fuori un momento di straordinaria naturalezza e talento recitativo (potrebbe tranquillamente essere uno dei momenti più "alti" della sua carriera) dando per altro dimostrazione di grande espressività e nobilitando una scena che in mano ad un'attrice mediocre sarebbe venuta fuori una stronz...ata orripilante. Per la Ryder drammatica c'era tempo, da ragazzina era una meravigliosa macchina da black-comedy. Irresistibile, si diverte e ci fa divertire come fa anche Slater per tutto il film, intesa tra i due ottima.
Personaggi di contorno che non mancano di esser memorabili. A parte le tre "Heathers" funzionali al film ma memorabili magari solo a tratti (e non eccezionalmente tratteggiate, anche se lo "stereotipo" ancora qui non c'è) si ricorda la professoressa Hippy (qualcuno nella famiglia di Winona Ryder avrebbe potuto obbiettare che ehm... non sono mica tutti così fessi XD), divertente parodia che non aggiunge molto al film ma regala qualche momento assurdo abbastanza divertente. Ah, tra le "Heathers" c'è Shannen Doherty, tizia divenuta celebre per una serie tv Teen degli anni '90, quando parlavo di epigoni mal riusciti...
Poi certo non si parla di capolavoro e anche nell'ambito Black Comedy c'è decisamente di meglio, film superiori tecnicamente o con maggior coesione o sequenza o stile di dialoghi o con idee più originali, o più divertenti nel complesso. Lehmann qui fa un bel lavoro ma certo non è un grande regista e alla fine si vede, i limiti tecnici ci sono, il film più di tanto non può spingersi in alto, resta bello ma non può diventare ottimo, come detto poi non sempre il film si mantiene su di un buon livello e ogni tanto ha un calo, la sceneggiatura non regge il suo stesso ritmo per tutte le sequenze, non sempre memorabili e magari un po' forzate. Resta un bel film, una valida commedia nera da godersi a pieno, nobilitata da due giovani attori in grande spolvero.
Cult da vedere.