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MILLENNIUM MAMBO regia di Hou Hsiao-Hsien

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K.S.T.D.E.D.     7½ / 10  13/10/2007 21:13:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con sguardo malinconico Hsiao-Hsien Hou, racconta di una vita che si lascia trasportare dagli eventi o dalle vite altrui. Non vi è una meta, neanche una parvenza lontana, tanto che si toccano punte di nichilismo che trasmettono sconforto, quello stesso sconforto, quello stesso disagio che Vicky scaccia ora con l’alcol ora con infinite sigarette. Sensazione, questa, che il regista fa passare attraverso il disorientamento dato dal contrasto tra il realismo (una realtà vuota appunto) cercato con gli interminabili pianisequenza che caratterizzano l’ottima regia, e l’apparente distanza degli aventi dalla realtà; tale distanza Hou la ottiene in parte con la ricostruzione non cronologica della storia e in parte con la voce fuori campo che allontana il tutto a 10 anni prima e che rappresenta l’unico conforto per una Vicky che col tempo è forse uscita da quella sorta di limbo in cui per l’intera durata del film sembra imprigionata:

“Lei pensava di trovarsi nel paese dei pupazzi di neve, che, quando sorge il sole e l’aria si intiepidisce, si sciolgono e scompaiono. Una volta mentre faceva l’amore con Hao-Hao di colpo aveva pensato che lui era un pupazzo di neve, che al sorgere del sole si sarebbe disciolto. Come era stato triste fare l’amore quella volta.
Ma questo avveniva 10 anni fa, era l’anno 2001, quell’anno aveva nevicato molto..”