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STEREO regia di David Cronenberg

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Crimson     7 / 10  24/03/2006 11:44:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è il primo mediometraggio di Cronenberg, in bianco e nero.
Dal momento che è praticamente uguale dal punto di vista formale al successivo "crimes of the future" (che però è a colori) cercherò di sottolineare le caratteristiche simili dei due lavori nel modo più breve possibile, così eviterò di farlo per "crimes..". Entrambi durano un'oretta, sono caratterizzati dalla totale assenza di dialoghi e suoni e della presenza di una voce fuori campo che descrive le scene oppure fà discorsi più ampi mentre scorrono scene per le quali non c'è bisogno di commento. Sembra una voce da documentario sugli animali, inespressiva al massimo. Infatti i due mediometraggi sono concepiti come dei documentari. Anche il protagonista è lo stesso, anche se in "stereo" è biondo e sembra un incrocio tra James Spader e uno dei Beatles, mentre in "Crimes.." ha i capelli neri e un pò lunghetti e porta gli occhiali.
Entrambi sono lentissimi e sono presenti delle parti che possono durare anche 4-5 minuti senza commento.
Nonostante lo stile sia lo stesso, i temi sono perlopiù diversi, anche se hanno dei punti in comune. E i temi sono per me proprio gli aspetti più interessanti, anche se sinceramente ho trovato il linguaggio troppo complesso e a volte addirittura criptico. Termini ultratecnici e spesso di pura fantasia. Nonostante questo il senso si capisce quasi sempre.

Passo al commento del contenuto di "Stereo" finalmente. Questo lavoro tratta la telepatia. Ciò teoricamente lo accosta a "Scanners" ma non è proprio così. Infatti c'è questo tale di nome Springfellow che ha sviluppato delle teorie e fà degli esperimenti mettendo in una stanza ad una certa distanza due o più soggetti telepatici per verificare il possibile sviluppo, attraverso il loro contatto extrasensoriale, di una nuova sessualità. Ma non solo, perchè pensa che questo in un ipotetico futuro possa costituire un nuovo modo di comunicare per i gruppi sociali. L'aspetto più interessante è che ritiene che attraverso il contatto telepatico si possa ristabilire l'omnisessualità, ossia la vera natura erotica dell'uomo. Infatti, e questa è la cosa più interessante del mediometraggio, egli ritiene che un soggetto telepatico a contatto con un altro riesca a stabilire un rapporto con l'idea di sessualità che l'altro si fà ancor prima che lo concepisca concretamente, al di là del sesso dell'altro individuo. Mi spiego meglio: c'è una scena in cui due soggetti telepatici sono seduti ad un tavolo uno di fronte all'altro e prendono il thè. L'esperimento è quello di verificare che uno dei due compia gesti che ancor prima di essere messi in atto possano richiamare una fantasia erotica e l'altro al tempo stesso possa entrare in contatto con questa dimensione fantasiosa erotica. Infatti ancor prima di mettere il cucchiaio nel tè e girare lo zucchero (stando a quello che ho capito sarebbe questa la simbologia sessuale) i due dovrebbero entrare in contatto extrasensoriale. Solo che non si capisce bene se lo fanno, si mandano sguardi ma finisce lì. Mentre succede concretamente qualcosa quando due uomini e una donna poco prima sono in una stanza e uno mangia una mela che ha un richiamo afrodisiaco tale che in un attimo i tre si saltano addosso reciprocamente e costituiscono un gruppo a tre e si baciano senza distinzione di sesso. E questo tema mi ha fatto pensare a "Crash".

Riporto qualche informazione riguardo il finale nello spoiler, specificando che tali info non sono esaustive dal momento che non c'è una vera e propria conclusione. Per cui non è un vero e proprio "rovinafinale" e secondo me può essere letto tranquillamente, ma nel dubbio ho preferito occultarlo.

In definitiva si tratta di un bel lavoro, che tratta temi interessanti. Cronenberg fin dall'inizio (ed era il 1969, lo ribadisco) trattava determinati temi che poi avrebbe approfondito nel corso della sua attività cinematografica.
Sinceramente ho trovato il linguaggio un pò troppo complesso e a volte addirittura criptico. Spesso si incorre in termini ultratecnici o di pura fantasia. Nonostante questo il senso si capisce quasi sempre. Non si può dire però che si tratti di un documentario scorrevole: sono presenti numerosissimi momenti senza voice off in cui l'azione è rallentatissima.
Quindi occhio a non perdervi eheh.

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