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47 MORTO CHE PARLA regia di Carlo Ludovico Bragaglia

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Gabe 182     7 / 10  21/05/2020 21:41:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un buon film con il leggendario Totò, non un capolavoro ma divertente al punto giusto.
In questo film Toto propone sotto un aspetto umoristico la figura drammatica del mercante di Venezia di Shakespeare, un avaro che riuscirebbe ad avere qualunque cosa senza pagare nulla e nessuno, nemmeno il suo maggiordomo (tema che si rivede nel film "io non protesto, io amo" con il Barone Calò e il suo maggiordomo) e la battuta dominante del primo tempo del film "E io pago!" come se invece fosse lui a pagare per tutti senza avere nessun beneficio e anzi ottenendo di essere beffato dagli sprechi degli altri.
La valenza della frase è tutta nella performance di Toto', eccellente nei panni del ricco spilorcio, a cui dona un impronta misurata e gustosissima.
Il principe sfodera il meglio di un repertorio teatrale,nella prima parte del film egli ne è la figura chiave,una figura universale che a differenza di altri film non appartiene a nessuna conformazione geografica,ma è racchiuso nell'animo dello spilorcio tipico.
Da punto di vista tecnico, in 47 morto che parla" si percepisce l'eta quasi settantenne del film, ma sotto certi aspetti e anche inevitabile, quindi non incide molto sul valore della pellicola.
E' suddiviso in due registri, la prima parte è ampiamente da commedia teatrale,una pieces dei primi del 900,un paesino italiano indefinito dove Toto' gigioneggia ai danni dei paesani. La regia è brillante,un contenitore di performance mimiche da vecchia scuola,con battute gustosissime e trovate geniali,impreziosite da una ricostruzione ambientale e costumistica di buon livello. Si ride e lo si fa di gusto, nell'idea geniale della regia per uno scherzo da aldila' posticcio,ambientato nei campi flegrei, col barone Peletti anima dannata per l'eternita'.
La seconda parte convince un pò meno ma è fatta bene, con una serie di situazioni divertenti ma abbastanza surreali.
Infine, un opera divertente, dall'afflato comico riuscito, grazie alla verve di un Toto' in ottima forma.