caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ARARAT regia di Atom Egoyan

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
The Gaunt     7 / 10  09/05/2014 16:52:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ararat ha una struttura narrativa estremamente frammentata, un puzzle di flashback e flashforward disposti su vari piani temporali, aggiungendo inoltre l'elemento metafilmico che è funzionale ad un discorso di una serie di avvenimenti che cercano di rievocare memoria seppellita nell'oblio della Storia e che solo in tempi recentissimi (roba degli ultimi giorni incomincia a mostrare qualche crepa con l'ammissioni del governo turco). Malgrado l'estrema complessità e a volte eccessiva ridondanza del film, il regista di origini armene riesce a mantenere in maniera chiara il fulcro centrale su cui ruota tutto: non tanto una ricostruzione storica del genocidio, quanto il senso di imcompletezza delle generazioni successive che si vedono private anche della memoria di un massacro per troppo tempo taciuto ed affidato a ricordi che si perdono nelle sabbie del tempo e nelle rovine dei luoghi d'origine. Incompletezza, al pari dello stesso quadro incompiuto del pittore Gorki, che è il tratto centrale dei personaggi del film. Canadese ma di origini armene, Egoyan ovviamente "sente" in maniera particolare a questo argomento e sicuramente ne fa una delle sue pellicole più personali.