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IL PRESTANOME regia di Martin Ritt

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Invia una mail all'autore del commento Zazzauser     8 / 10  10/08/2007 21:18:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Straordinaria commedia amara sugli anni del maccartismo.
Woody Allen, una volta tanto non regista, interpreta il suo solito personaggio logorroico e sprovveduto che si trova suo malgrado in una difficile situazione (mi ha ricordato il suo personaggio di Hollywood Ending e di Scoop), che lentamente - ed in questo mi ha ricordato molto le vicende del Dottor Pereira - da sempliciotto cittadino che pensa al proprio tornaconto subisce una trasformazione - che il film sembra quasi seguire pedissequamente, passando gradualmente dai toni della commedia a quasi quelli di un dramma a tutti gli effetti - ed acquisisce la consapevolezza che la società opprime la televisione demonizzando gli artisti di area comunista emarginandoli dalla società: il personaggio di Zero Mostel - che mi ha ricordato appunto il personaggio di Monteiro Rossi in Sostiene Pereira - ne è l'esempio lampante (più che gli scrittori a cui Allen fa da prestanome).
Bellissimi i dialoghi e geniale il finale