balzac20 8½ / 10 31/10/2006 14:24:57 » Rispondi Una trama apparentemente complessa ma poco attraente è l'occasione per lo sviluppo di un film di forte impatto. Assomiglia alle classiche opere prime di talentuosi registi che spesso sono valide anche se non prive di pecche (La mia vita a Gardenstate, you me and everyone we know, crash...etc.etc.). Nel bene e nel male il film non si sottrae a questa regola pur non essendo l'opera prima di Ang Lee.
Due famiglie si incrociano con i problemi, le paure e le insicurezze che li riguardano. Ma molto giace nascosto sotto la superficie. Le inquietudini dei singoli sono quelle della società post-sessantottina. Il Vietnam non viene mai citato ma è presente nell'aria. Le storie proseguono separandosi ed riallaciandosi. Ed un crescendo finale conduce ad una fine inattesa e sorprendente.
Il film è pretenzioso ma coinvolgente e la fotografia è notevole quanto la sceneggiatura.
I supereroi, la magia che li protegge, l'elemento che al contrario li rende vulnerabili. Metafore semplici che lasciano il segno. E che vengono enunciate da chi queste cicatrici non le ha vissute.
Ang Lee avrebbe sfondato in seguito grazie ad altri film. Ma in questo ha dato il meglio.
Ottimi attori e due future star: Elijha Wood e Tobey McGuire-