liu_mi 6 / 10 19/04/2006 12:49:10 » Rispondi Questo film è un’interessante riflessione sulla passione, in un certo senso fine a se stessa, in cui un uomo attraversa la vita con in mano un cronometro, usato per calcolare quanti momenti di felicità riesce a vivere (si accontenta di un'ora perfetta all'anno). Quattro storie, quattro incontri causali (perché tutti gli incontri sono casuali), da cui trarre altrettanti simboli, per giungere alla (originalissima) conclusione che ognuno è solo e deve cercare di cogliere il meglio da ogni situazione, perché è tutto quello che alla fine resterà, come una candela che lentamente si consuma. Il film è fortemente simbolico, forse fin troppo schematico, le storie sono solo un pretesto e, anche se alcune trovate sono molto belle (l'unica scena di "sesso" del film sono due mani che si stringono) resta un po’ troppo in superficie, sforzandosi di dare una spiegazione finale risolutiva a qualcosa che infondo non ha bisogno di spiegazione. Regia e recitazione non sono eccezionali, ma nel complesso il film non è male e qualche frase pronunciata dal protagonista e dal poeta lascia il segno.