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MAGICIAN(S) regia di Song Il Gon

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speXia     8 / 10  20/07/2012 00:05:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"I membri della band underground dei Magician, separatisi dopo la morte di un'amica, sono essi stessi come dei maghi. Grazie alla musica trascorrono la loro giovinezza sperimentando un mondo magico. Ma ora sono solo persone ordinarie e sole che hanno perso i loro poteri magici, e come noi non credono più in quel mondo magico. Oggi si sono riuniti in un bar del Kangwondo per ricordare la loro amica morta, rievocando con nostalgia il loro potere magico, e desiderando silenziosamente di riacquisirlo un'altra volta ancora. Speriamo che questo film trasmetta al pubblico questo momento così sottile. Abracadabra."
-Song Il-Gon

Dopo Spider Forest, intricatissimo thriller che ricostruiva la storia del personaggio principale tramite le sue memorie sbiadite, Il-gon è di nuovo alle prese con il tema dei ricordi.
Questo Magicians del 2006 è una versione lunga di un mediometraggio del 2005, che altro non è che una sequenza da 40 minuti di questo film. Il mediometraggio in questione è decisamente inferiore a questa pellicola: mancavano vari dettagli della storia, i personaggi risultavano meno approfonditi e la quantità di emozioni trasmesse era molto inferiore. Si potrebbe quindi dire che un allungamento abbia parecchio giovato.

Magicians è stata davvero una bella sorpresa, la sua atmosfera fiabesca e, come da titolo, magica, ti avvolge e ti incanta con i suoi splendidi colori, ma al tempo stesso di ferisce per la sua struggenza e la sua malinconia.
I personaggi sono tristi, l'ambiente circostante è triste, persino l'aria è triste, tutto per i ricordi dei protagonisti che riaffiorano, insieme a rimpianti, colpe e nostalgie.
Come in Spider Forest, i ricordi si susseguono tra di loro senza un particolare filo logico/temporale, e ciò rende Magicians anche un pochino intricato, ma non per questo difficile da seguire.

Il film è girato con un unico, lunghissimo piano-sequenza, e ciò da alla pellicola una grandissima teatralità, incredibilmente affascinante. L'uso dei colori e delle tonalità è incantevole (le luci fucsia/rosse del locale che si contrappongono al triste bianco della foresta innevata).

Il finale, poi, raggiunge il top della commozione e della bellezza, con una canzone dei Loveholic e un ultima sequenza incantevole.

Un gran bel film, indipendente tra l'altro, ma realizzato ottimamente. Song Il-gon si sta rivelando una bella sorpresa.