caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL REGISTA DI MATRIMONI regia di Marco Bellocchio

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
jack_torrence     10 / 10  16/11/2009 17:26:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Riprendo il commento di un mio vecchio nick di cui non ricordo più la password: ste.s
Ne alzo il voto al massimo, a oltre 3 anni di distanza e qualche visione in più.

"Il regista di matrimoni" è bellissimo.
Più che di riferimenti a Bunuel parlerei di uno stile di Bellocchio punto e basta... Ciò che lo contraddistingue è il realismo con cui descrive personaggi e contesti volgari, deformandoli con uno sguardo visionario e con un forte espressionismo onirico in cui allo spettatore spesso non è dato capire subito se è sogno o realtà.
Il tono è complessivamente più leggero e sarcastico dell'Ora di Religione, il senso complessivo più sfuggente e allusivo, meno esplicito ma non meno aggressivo e graffiante.
L'unico neo che, a essere severi, gli si potrebbe trovare (ma non sarebbe un difetto del film, ma solamente considerando l'opera del regista nel suo insieme) sarebbe il personaggio di Castellitto, che sembra lo stesso identico alter ego del regista uscito dall'Ora di Religione. Magnifico, ma ripetitivo. (Kubrick avrebbe saputo evitare l'errore, per dire...)

Quella Sicilia, che sembra anacronistica, è una allegoria folle, esplosiva, e vale duemila caimani (come duemila caimani valgono le scene girate nello studio cinematografico).