Terry Malloy 7½ / 10 04/06/2011 20:16:59 » Rispondi Truffaut è geniale anche in film che si possono considerare "minori" come questo. Il regista è un maestro di ironia, un'arte con cui alleggerisce la potenza devastatrice di un film la cui trama e il cui contenuto è proprio bestiale. La tensione erotica infatta è ferinamente molto presente nel film. I personaggi sono gustosissimi, ma ugualmente grotteschi. Forse l'unico personaggio che viene risparmiato dal cinismo naturalistico di Truffaut è la graziosa dattilografa, a cui peraltro dedica una delle ultime immagini. Ho l'impressione che nella mente del regista vivano queste due opposte (ma è davvero così? come spiegare allora lo sguardo che la bionda getta alla ormai affermata Camille quando esce dal colloquio con il povero Stanislao?) figure femminili, la femme fatale e la donna angelo. Entrambe seguono schemi classici di rappresentazione, sia fisica che morale, ma Truffaut le legge in maniera personale: entrambe infatti registrano una sconfitta, che definirei "iconografica", la femme esce dal nero ammanto della sua ferinità sofisticata, ed è ridotta a volgare sgallettata, l'angelo invece è un personaggio abulico e introverso, disposto a tutto per l'uomo di cui è innamorata, e per questo ignorata. Un personaggio che insomma subisce la sorte che dovrebbe in verità sortire. Meno bello di altri, ma comunque un film da vedere.