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SHREK regia di Andrew Adamson, Vicky Jenson

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Testu     7 / 10  19/06/2012 01:03:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il suo umorismo oggi fa meno impressione a causa della moda che, tra le Lissy e gli 007 nani ha lanciato, anche come concezione non strettamente favolistica di cattivo redento alla megamind. Rimane comunque ancora una piacevole visione e uno dei migliori della quadrilogia. Non è assolutamente il primo prodotto che abbia mixato varie favole, ma è il primo a farlo con umorismo moderno e cattivello, senza però eccedere. Con questo intento di stravolgere la tradizione, in effetti un po bigotta, poteva pescare da numerosi punti e il protagonista era allora un tipo di cattivo poco quotato, quindi era qualcosa di abbastanza originale.
A parte la citazione di matrix e la banalità di Farquaad (nano narcisista col complesso di napoleone) non ha grossi difetti, anzi vedere picchiare alcuni eroi fa un piacere immenso e alcune trovate come la canzoncina di Duloc, la fuga dal castello ed il drago con ciuchino sono geniali. Il messaggio non era nemmeno sbagliato, peccato che poi sia stato ripoposto alla nausea (pure in live alla Come d'incanto) cominciando a far rimpiangere la suddetta tradizione in via di estinzione.
Testu  19/06/2012 01:39:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è da dire che comunque il bigottismo romantico era nato dal filone disneyano, dato che le favole di tradizione popolare erano molto più cupe e scorrette, in senso molto più cattivo di quello innocuo offerto dall'orco eremita.