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HOSHI NO KOE - THE VOICES OF A DISTANT STARS regia di Makoto Shinkai, Steven Foster

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Pierre Bezuchov     9 / 10  12/01/2010 14:49:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tralasciamo la parte dei robot guidati da bambini con attitudini speciali, un topos decisamente diffuso nel paese del sol levante (pensate voi ai riferimenti). Questo corto estremizza il concetto di solitudine derivante dalla tecnologia, un'alienazione schiacciante sulle tracce di una civiltà aliena di cui non sappiamo nulla e di cui si è decisa la distruzione per motivi ignoti, ma probabilmente molto stupidi (gli umani, si sa...). I silenzi comunicano più delle parole, la musica sembra quasi di troppo per esprimere uno stato che già Asimov e i primi autori cyberpunk avevano profetizzato. Isolamento cibernetico, la possibilità di comunicare con chiunque tramite onde elettromagnetiche e cavi metallici, ma tutto quello che si può vedere sarà sempre uno schermo a cristalli liquidi. E quando il corrispondente si trova a otto anni luce di distanza, aspettare un messaggio può diventare l'unica ragione di vita.