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HOSHI NO KOE - THE VOICES OF A DISTANT STARS regia di Makoto Shinkai, Steven Foster

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jack_torrence     8 / 10  19/08/2014 15:34:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mediometraggio che rappresenta un piccolo capolavoro e una dichiarazione di intenti: Makoto inietta la sua poesia nel cinema di animazione centrato sui robot giganti (chiare le allusioni tematiche e figurative a Neon Genesis Evangelion, ad esempio). In seguito seguirà strade del tutto personali, fatte di un iperealismo sia figurativo che dei sentimenti, segnando l'avanguardia contemporanea del cinema di animazione giapponese con film-capolavoro come "5 cm per second".
Ma qui è già in luce la sua poetica centrata sulla solitudine delle anime, sulla sensibilità adolescenziale come cartina al tornasole della massima forza dei sentimenti: sia della disperazione, sia del suo magnifico antidoto (che forse un po' si perde in età adulta): la speranza.