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IL FUORILEGGE regia di Frank Tuttle

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MexicoCityBluEs     8½ / 10  30/07/2008 15:42:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ambiguo, di un fascino crepuscolare. Vi ho ravvisato diverse reminiscenze del dostoevskji di "Delitto e castigo"; nelle brume dei paesaggi, nonché nella psicologia del protagonista impersonato magnificamente da Alan Ladd, aleggia il nascente fervore individualista di un'epoca irripetibile, affascinante proprio in virtù della sua natura transitoria.

La trama, a dispetto del tema trattato, scivola in modo semplice, oserei dire "liquido", senza particolari scossoni, ma avvincendo ed appassionando. Merito, come già detto, di Alan Ladd e della sua interpretazione, in perfetta sintonia con lo splendore elegiaco di Veronica Lake e con la regia emotivamente attenta e compatta di Frank Tuttle.

Il voto alto, pur giustificato dal palpabile valore stilistico e formale dell'opera, è soggettivo, figlio di un'innata passione per la profondità ed il coraggio adeguati al rispetto delle personalità, per coloro che sono capaci di esprimere il freddo e nevrotico carattere sociale che germina dalle masse; impavidi oggi tanto ostracizzati per mezzo di trame invisibili ma consolidate in ognuno di noi, nel tentativo di rendere il diverso spurio e pronto ad un successivo reintegro sociale come consumatore, o come consumato...



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