kowalsky 6½ / 10 25/12/2006 19:00:44 » Rispondi Sorta di soap-opera romanzata sulle cosche della camorra, riletto come una via di mezzo tra "La caduta degli Dei" di Visconti, la Tragedia Greca e il cinema erotico piu' pecoreccio. Un film ambizioso e velleitario, che ha l'innegabile merito di ridicolizzare (ma anche sottovalutare) gli stereotipi del caso. Licia Maglietta è splendida, il classico brano napoletano nella versione di Luciano Tajoli è magnifico (inferiore pero' alla versione di Murolo). Il film, ora geniale, ora insopportabile, è di quelli destinati a far discutere. Capuano ha fatto bellissimi film ("Vito e gli altri"), ma nel suo tentativo nazionalista di copiare l'immenso Ferrara ("fratelli") commette l'errore di assoggettarsi alle ambiguità del tema, suo malgrado