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ANCHE LIBERO VA BENE regia di Kim Rossi Stuart

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  26/09/2006 10:19:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ne è passata di acqua sotti i ponti da quando l’imberbe Kim Rossi-Stuart vestiva i panni del ragazzo dal kimono d’oro e faceva sognare le teenager italiane.
Il ragazzino di allora si è trasformato oltre che in un attore di grande spessore, anche in un regista di buon livello,a testimonianza di cio’ basti vedere questo film, sua opera prima, diretta e recitata in maniera ottimale.
Cio’ che colpisce è soprattutto la linearita’ e la semplicita’ che Rossi-Stuart utilizza per raccontarci lo spaccato di un nucleo famigliare alla deriva,disgregato a causa di una madre che rifugge perennemente le proprie responsabilita’.
L’assenza di virtuosisimi tecnici e la presenza di una trama che si dipana mediante brevi segmenti, si rivelano un ottima scelta per mostrarci i problemi della famiglia Benetti ,come se fosse il piccolo Tommi a raccontarceli, con il suo sguardo impaurito e la sua voglia di fuggire da una realta’ che lo ha reso troppo velocemente “uomo” e che lo induce a isolarsi sui tetti per allontanarsi il piu’ possibile da quel mondo a volte cosi’ inconcepibile.
Tommi è il vero fulcro del film,interpretato magistralmente dal debuttante Alessandro Morace,che interpreta alla perfezione lo spiazzamento di un bimbo davanti ad una realta’ che fatica a capire ed accettare,fatta non solo di una madre assente,ma di un padre frustrato con problemi lavorativi che lo portano spesso ad atteggiamenti verbalmente violenti, che lo inducono a scatenare le proprie rabbie su chiunque gli capiti a tiro ed in particolare sui figli,vedasi a tal proposito la durissima,ma bellissima scena della bestemmia…la bellezza del film sta anche nell’osservare la contrapposizione padre/figlio,il volersi bene trattenuto dall’umoralita’ del padre che costringe Tommi a stare sempre sul chi va la’,oppresso dalle mille aspettative che il genitore gli butta addosso.
Tommi è l’elemento piu’ maturo della famiglia, è infatti immediatamente conscio del fatto che riprendere la madre in casa sara’ solo un errore, che portera’ ancora piu’ caos…pur volendole bene capisce che la donna ha altre esigenze,altri obiettivi,che non comprendono il fare la brava moglie e madre e per lui sara’ ancora piu’ dura accettare l’ennesimo allontanamento, dopo averle donato nuovamente fiducia,che sfocera’ nell’esternazione del dolore ,spesso trattenuto a forza,tramite un pianto liberatorio nella bella sequenza che si svolge sull’autobus.
Rossi-Stuart debutta in maniera molto positiva,la speranza è che continui in questa direzione vista la sua capacita’ di trasmettere emozioni,elevandosi dal calderone di film italiani realizzati spesso da registi con mire pseudo-autoriali , che ci propinano la solita minestrina riscaldata priva di ogni pathos,non accorgendosi che a volte basta raccontare le cose con semplicita’ per ottenere un risultato convincente.