caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL DOLCE RUMORE DELLA VITA regia di Giuseppe Bertolucci

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  20/02/2007 00:14:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fim coraggioso, a tratti splendido altrove insopportabile, che meriterebbe pero' una valutazione positiva soprattutto per la scelta stilistica non facile e per l'intensa interpretazione di F. Neri... lo vidi alla mostra del cinema di Ve con gli attori in sala e i miei complimenti alla Neri furono alla luce di un piccolo incidente con quel buffone del suo (ora ex) marito, che mi invio' un'altro buffone bodyguard pronto a cercar rogne (l'avrei denunciato se solo avesse osato ...)

Per una volta dimentichero' questi particolari spiacevoli e parlo di questo film: la vita come teatro, il teatro della vita, tutto il film si snoda attraverso questo (non originalissimo certo) teorema.
Ne esce un film barocco e cromaticamente cupo, dove il massimo dell'enfasi è rappresentata dall'attore teatrale, un cinico rappresentante dell'arte della vita e della sua "maledizione" . Pioggia, nebbia, decadenza, melodramma, città e villaggi come set di un recital, tutto molto "costruito" ma anche abbastanza affascinante per non temere di peccare di manierismo (anzi, è proprio sul manierismo che il film poggia totalmente).
Nell'ambigua ossessione tra paternità e maternità, nell'Aids conclamato del protagonista, nella "maschera" che tutti i personaggi portano fino a diventare poco credibili nelle loro attitudini, in tutto questo c'è un film che è un piacere vedere e "una sciocchezza" distruggere.
Vanificandolo, pero', per quanto spiazzante e spesso odioso, ci si rende conto che non lascia indifferenti: l'apparizione dell'algida R. Celentano in un bar simil-arancia meccanica, l'aria Mahleriana che accompagna la vita e le scelte del personaggio principale, la fuga tra spazio e tempo, gli eventi metereologici a scandire ... l'"amaro silenzio della morte" e il bisogno soffocante di una confessione materna
Vorrei vederli spesso - nonostante tutto - film italiani così complessi e ridondanti
Invia una mail all'autore del commento Gualty  23/10/2009 02:52:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Correzione del Gossip: Claudio Amendola non è ex marito ma marito da pochi mesi della Neri. Al tempo della mostra del cinema di Venezia Francesca probabilmente era in cinta da poco...

Per il resto....
dov'è che hai trovato insopportabile questo film? Cioè, quali pezzi o aspetti?
Io aspetto un po' a commentarlo, ora come ora gli darei un 10 da tanto mi ha coinvolto, sia cerebralmente che di sangue.
Però... prima di pentirmi...
Aspetto con ansia le tue saette!