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IL DESTINO regia di Youssef Chahine

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kafka62     7 / 10  18/04/2018 13:43:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sotto le apparenze di un film popolare, che non disdegna neppure gli effetti "cappa e spada", "Il destino" parla di temi molto importanti, e soprattutto molto attuali, quali il ruolo imprescindibile che scienza e arte rivelano nel contrastare ogni forma di fondamentalismo, sia esso religioso o ideologico ("Il pensiero ha le ali e nessuno può arrestare il suo volo" è la frase del regista posta a epigrafe della pellicola), e ancora l'esigenza di una diffusione il più universale possibile della cultura (contro ogni tentativo di settarismo ed elitarismo), la necessità per lo scienziato o l'artista di mantenersi indipendente dal potere politico, e molte altre cose ancora. La vita del filosofo Averroè diventa così una illuminante parabola sul libero arbitrio e sul libero pensiero, semplice ma non didascalica, trasparente nel suo messaggio ma ugualmente ricca di una dialettica complessità che ne arricchisce il sottotesto (basti pensare al borgesiano amore per i libri, veicolo di sapere, il cui rogo chiude il film in modo simmetrico a come era stato aperto), accompagnata per giunta da una musica bellissima, dalle affascinanti sonorità esotiche. Chahine è un regista che si potrebbe definire "romanzesco", la cui tecnica rimane ben nascosta all'interno del racconto (anche se un montaggio alternato tra volti umani e volti di pietra nella parte iniziale, e l'uso insistito dello zoom, rivelano più di una traccia di una ricerca formale giunta a uno stadio abbastanza avanzato): è un cinema vecchio come il mondo che rappresenta, senza trucchi o effetti speciali, ma di cui si continua a sentire il bisogno.