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NON PER SOLDI... MA PER DENARO regia di Billy Wilder

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amterme63     7 / 10  15/04/2012 19:35:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In "Non per soldi ma per denaro" si vede benissimo l'effetto che ha avuto l'insuccesso di "Baciami stupido". Stavolta Wilder lascia da parte gli argomenti scottanti della prostituzione e dell'infedeltà coniugale per dedicarsi all'argomento delle truffe e del cinismo economico (già trattato a suo tempo in "La fiamma del peccato"). A differenza del grande film noir degli anni '40 e delle ciniche e corrosive commedie degli anni '50, in questo film Wilder rimane entro limiti di "correttezza" ben delineati, si guarda bene dal colpire troppo i valori e i buoni sentimenti dell'America ufficiale (ancora ben saldi e dominanti).
Ad esempio il tema della truffa assicurativa e dell'inganno nei confronti di persone in buona fede non è trattato come in "La fiamma del peccato" in maniera dura, realistica, approfondita, qui tutto è filtrato e trasfuso tramite bonaria e simpatica ironia. I personaggi "cattivi" sono rappresentati come persone tutto sommato simpatiche, divertenti, comunque brave nel recitare le loro commedie o nell'ordire i loro furberschi traffici. In qualche maniera il film sta dalla loro parte, in quanto fin quasi in fondo riescono a schivare tutte le trappole e arrivare alle soglie del successo. Il pubblico è quasi portato a parteggiare per loro. Li prende senz'altro in simpatia e infatti su tutti spicca l'interpretazione del "cattivo" Walther Matthau.
C'è però il conflitto con i valori portanti della Nazione americana (onestà, solidarietà) e stavolta Wilder non si azzarda a metterli in dubbio, neanche in maniera indiretta. Il finale è chiarissimo in proposito, ancora più chiaro e più netto rispetto a "L'appartamento". Ne paga le conseguenze il personaggio interpretato da Jack Lemmon, diviso com'è fra onestà interiore e richiamo del benessere economico. In effetti nel personaggio le due parti (la economica e la morale) non sono così ben fuse e dialettiche come nel protagonista de "L'appartamento".
In maniera più netta e più palese emerge qui il tema dell'amore sentimentale, un tema tenuto quasi sempre ai margini da Wilder, che gli ha sempre preferito l'amore fisico e sessuale. La particolarità di "Non per soldi ma per denaro" è che alla fine il sentimento che prevale è quello omoerotico dell'amicizia virile. Infatti il più "bel" personaggio del film è quello di Boom Boom Jackson, un negrone tutto muscoli e tenerezza. E' un personaggio un po' insolito per Wilder, decisamente idealizzato e poco realistico. Però è interpretato con una tale verità e spontaneità che ci si sente letteralmente toccare il cuore. In fondo diventa quasi naturale "amare" e farsi amare da un personaggio del genere, tanto da abbandonare la propria sponda "normale", se questa si rivela falsa, cinica e opportunista. Anche nel finale di "Non per soldi ma per denaro" ci si rende conto che "nessuno è perfetto".
Il film è in ogni caso piacevole, divertente, ben girato, ben interpretato. Senz'altro da vedere.