andreapau 8 / 10 22/05/2006 11:59:08 » Rispondi il grande pregio di Almodovar è la sua capacità di creare un rinnovato stupore virginale ad ogni pellicola.quello che sembra il canovaccio di tutta la sua cinematografia è in realtà una trama avvolgente,reinventata con originalità e sensibilità sempre nuove.Pedro ha la capacità di meravigliare come l'esordiente affamato,governato pero' dalla mano ferma del grandissimo professionista.in un mondo sempre piu' possibile senza uomini e totalmente escludente degli stessi se non in piccoli puzzolenti marginali disgustosi anfratti,Almodovar ci racconta un ciclo vitale e generazionale,comprensivo di nascita,vita e morte,gestito da un nucleo esclusivamente femminile,che opera una quadratura del cerchio,con regole "femminili" tremendamente efficaci.non è un ciclo vitale esemplare e scevro di complicazioni o errori madornali,ma è gestito "tra di loro",con "loro regole",e non troppe complicazioni,come la presunta indole pratica delle donne suggerirebbe.e pedro riesce a dare dignità e rispetto a queste "ultime",che con istinto,superstizione,senso pratico compiono il miracolo di mettere in pace il passato,il presente e il futuro,i vivi con i morti,i giovani con i vecchi.una testimonianza di assoluta fiducia nelle donne,una speranza per l'umanità,il riconoscimento della sua superiorità in quanto donna,dalla culla alla bara.l'eroismo di cui queste donne sono capaci le accompagna dalla nascita alla morte e almodovar ci suggerisce che esso prosegue,trascende la durata della vita,si staglia come un epitaffio sulla nostra esistenza di eterni figli di una madre.la bontà puo' tutto
Lot 22/05/2006 12:10:59 » Rispondi ottimo commento andrea, interessante l'analisi sull'esclusività e la completezza effettiva, di merito e non incidentale, dell'indole femminile.
Crimson 22/05/2006 12:38:44 » Rispondi ho letto il tuo commento a 'la mala education' e mi sembra che con 'Volver' si sia avverato esattamente ciò che tu speravi avvenisse, no? io credo che ormai Almodovar abbia dimostrato di saper fare bei film in entrambe le direzioni, per cui non mi dispiacerebbe se per il prossimo tornasse a trattare certi argomenti scomodi, che credo siano degli evergreen e non 'superati' al giorno d'oggi. Il limite di 'Volver' infatti secondo me è quello di essere un pò troppo di ampio raggio, pur ritenendolo un ottimo film. Ma questa mia speranza non credo verrà esaudita, giustamente un regista sente anche il bisogno di cambiare un pò... ad ogni modo, bel commento -_O
andreapau 22/05/2006 14:45:33 » Rispondi ebbene si,lo preferisco di gran lunga alla mala educacion. credo che almodovar si fosse fossilizzato su "certi" argomenti scomodi a discapito di "altri" argomenti scomodi.grazie comunque per il complimento a te e a lot
Crimson 22/05/2006 15:09:24 » Rispondi se è per questo anch'io preferisco 'Volver' a 'la mala education', anche se più o meno siamo lì. Io invece la penso diversamente, un film 'scomodo' come 'la mala education' mancava da molto tempo nella filmografia del regista, nel mio modo di vedere le cose. Ciao e come direbbe qualcuno, "buone visioni" eheheh : )
Crimson 22/05/2006 17:00:23 » Rispondi certo che se continuo a scrivere "ediuchèscion" parliamo di un altro film... -_- :PPP
educaCiòn, educaCiòn, educaCiòn....
maremare 24/05/2006 00:28:39 » Rispondi non vorrei dire ma a me sembrano troppo idealizzate, queste madri e queste donne. lo dice uno che, come scritto altrove, esalta il femminile. però il tuo commento e il film di pedro li ho trovati troppo idealizzanti. comprendo ci siamo dei tempi tecnici per elaborare i lutti. perlomeno, io, come distaccato spettatore maschio, ho notato ciò.
andreapau 24/05/2006 09:15:01 » Rispondi tuscè,si dice così?...ottima osservazione maremare,hai gran ragione.ho idealizzato molto mia madre,è evidente..ma non è una questione di tempi tecnici personali,credimi.comunque grazie per avermi riportato alla realtà,ora mi ubriaco e faccio un bel rutto mentre guardo la partita,poi in giro con gli amici a sgommare in macchina.ciao e grazie.