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ALIEN regia di Ridley Scott

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Ciumi     9 / 10  03/07/2011 09:16:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un gigantesco, lugubre palato o utero fissato in un'ombra di metallo, dove odori di nascita e di morte, organicità e inorganicità, stanno, integrati tra loro, liquidi che sciabordano tra remotissimi angoli di passato e futuro, organismi nuovi, ancestrali, tra forme fossili ed evoluzione, terrori titanici, sopiti, attivi in una parte ignota dell'universo e ora della coscienza umana.

Ma il senso di inquietudine è reso, a mio parere, anche dalla brevità della visita al pianeta, all'enorme mistero che vi rimane: nella nave spaziale, al cui interno certe atmosfere da incubo del pianeta si ripropongono in quelle ampie aree come sospese nel tempo, una sola piccola creatura, conquistatrice, entra, e una volta introdotta, quel processo di fusione tra l'organico e il tecnologico pare volersi completare: un unico esemplare, e milioni di uova rimaste laggiù.

Sicuramente buona parte del merito va qui a Giger, ma è anche vero che, in quanto ad atmosfere fantascientifiche riuscite, Scott saprà ripetersi: in "Blade Runner", da spaventose, si faranno alienanti, diversamente cupe, non meno inquietanti.
anthony  03/09/2011 14:43:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento Maurizio.

Film capolavoro. Sottovalutatissimo rispetto al tanto osannato e riproposto secondo episodio di Cameron.
Ciumi  04/09/2011 13:07:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Antonio.

Ma dov’eri finito, nel buco di Renato Zero un’altra volta?