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UN PONTE DI GUAI regia di Nicholas Meyer

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BlueBlaster     6½ / 10  25/10/2012 14:24:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una commedia forse più impegnata che divertente...Nicholas Meyer è un regista che si è dedicato principalmente alla fantascienza (la sua opera, probabilmente, più famosa e controversa è il post-apocalittico "The Dai After") ed infatti questa sua incursione nella comicità non funziona particolarmente.
Una pellicola che tocca temi socio-politici come: il traffico di droga, il comunismo asiatico, lo spionaggio, il neo-colonialismo americano e le associazioni umanitarie che spesso fanno da copertura ad interessi tutt'altro che sociali ma bensì economici...insomma un film che cela sotto la facciata di tipica commedia 80 uno spirito critico ed analizzatore.
Ambientazioni e scenografie da grande produzione nella giungla tailandese e questa è una nota positiva del film.
Hanks nel corso degli anni 80 prese parte ad una dozzina di commedie purtroppo non sempre riuscite...come attore comico se la cavava discretamente, anche se io lo preferisco in ruoli drammatici, ma forse si dedicò ai progetti sbagliati...
Prodotti buoni furono "Splash - Una sirena a Manhattan", "Big", e "Casa, dolce casa?"...altri mediocri come "L'uomo con la scarpa rossa", "L'erba del vicino", "Joe contro il vulcano" e questo "Un ponte di guai"...infine meno buoni tra cui "La retata", "Bachelor Party - Addio al celibato" e "Turner e il "casinaro"".
Qui interpreta un ricco figlio di papà con la puzza sotto il naso che fugge, come falso missionario, in Thailandia per scappare causa un debito di gioco...qui cercherà di portare il consumismo ed il capitalismo tra le popolazioni indigene...ovviamente troverà se stesso.
Un film metaforico che come morale vuole dire che il progresso occidentale non è per forza la soluzione migliore e certe cose stanno bene come sono.
La presenza, del compianto e sempre buono, John Candy (all'epoca una garanzia nelle commedie) aiuta ad aumentare le gag comiche ma comunque si ride sicuramente meno rispetto ciò che ci si può aspettare.
Sceneggiatura bucherellata e regia che si prende in giro, con uno strano montaggio in stile cartoon.
Curiosità
- Rita Wilson, che qui interpreta la bella volontaria Beth di cui Lawrence Bourne III (Tom Hanks) si innamorerà, qualche anno dopo diventerà la moglie di Tom Hanks...una delle poche coppie di Hollywood ancora insieme da un quarto di secolo...Gente seria!
- La puntata "Missionario impossibile" della serie Simpson è una parodia di questo film...segno che, se anche da noi è quasi sconosciuto, in patria ebbe un certo riscontro.
Insomma una commedia romantica d'avventura non esilarante ma che merita un'occhiata, specie per chi come me ama le commedie 80!