LA MACCHINA NERA regia di Elliot Silverstein

BlueBlaster     6½ / 10  05/12/2013 16:36:10 » Rispondi
Niente male questo film su di una macchina posseduta da una entità demoniaca; certo che portando 37 anni sul groppone ne risente e non essendo "Duel" di Spielberg (anche se qui siamo sull'horror e non sul thriller) non si può certo dire che sia un film senza tempo...tecnicamente ci sono tante cose buone ed il regista azzecca parecchie inquadrature oltre che giocarsela bene con le accattivanti location desertiche che in questo genere di film sono perfette!
Però ci sono due pecche, dovute appunto all'epoca di realizzazione, che non fanno godere il film appieno: la colonna sonora spesso invadente e quasi sempre di stampo "vecchio", molti inseguimenti velocizzati per dare un maggiore senso di velocità...se per lo score musicale si può chiudere un occhio (visto che può piacere e comunque le musiche a quel tempo erano spesso così) non si può lasciar correre per l'uso di quell'escamotage da principianti che non si usava nemmeno nei film comici!
La struttura del film è buona e solida, la sceneggiatura lascia spazio ad un discreto approfondimento dei personaggi (senza esagerare o annoiare)...i personaggi non sono macchiette ma hanno un loro carattere ed i sentimenti, mai stucchevoli, aleggiano nell'aria come è giusto che sia.
Il body count (mi permetto di usare il termine perché effettivamente questo è uno slasher atipico) è parecchio elevato rispetto alle previsioni, purtroppo di sangue zero ma cattiveria quanta ne volete perché questa Macchina Nera senza guidatore, se non il Maligno, non risparmia nessuno ed aspetta le sue vittime nascosta nell'oscurità...ascolta le conversazioni, si incazza se la offendete e vi viene a cercare a casa come fosse il peggior stalker!
Nulla da dire per quanto riguarda l'inquietudine, pare strano ma sono riusciti a rendere questo mezzo inanimato piuttosto angosciante...l'automobile ricreata è molto funzionale come macchina macabra e la regia la scruta nel modo giusto, anche con delle inquadrature in "prima persona" dall'interno dell'abitacolo che hanno il loro perché.
Ci sono un paio di scene dove il regista ostenta un troppo tipo quella del cimitero che è carina come idea ma la tira troppo per le lunghe e stessa cosa si può dire del testa a testa tra l'auto e Brolin nel garage!
Per quanto assurda è spaventosa la scena dell'auto che si vede arrivare attraverso la finestra mentre lei telefona come sono stupendi i titoli di testa con quel panorama desertico dalla fotografia bluastra che si evolve fino a raggiungere tonalità calde, accompagnati da una colonna sonora (che si sentirà nuovamente alla fine) in questo caso stupenda e tenebrosa...se non sbaglio è la stessa, leggermente diversa, che Kubrick userà tre anni dopo nei titoli di testa di "Shining" e questo dice tutto sul valore di questa opera!
Il cast mi è garbato, a parte lo sbirro piagnucolone dai capelli rossi, e James Brolin ci sta giusto in questo ruolo da duro "on the road" con il tipico baffo anni 70 che corre in moto senza casco nonostante sia uno sbirro!
Nel suo genere proprio un buon film, non posso però andar più alto nella valutazione perché ormai trova il tempo che trova.