GianniArshavin 7 / 10 24/07/2016 12:42:43 » Rispondi Il mostro è in tavola fa parte del dittico della factory di Andy Warhol dedicato al mondo dell'horror. Come il successivo Blood for Dracula la pellicola è stata girata in Italia , con mezzi di fortuna e senza una vera sceneggiatura. Restano i medesimi anche i membri dello staff , dal regista Morrissey agli attori come Joe Dallesandro e Udo Kier. La trama ,che riprende marginalmente il mito creato dalla penna di Mary Shelley , vede un folle dottor Frankenstein recuperare pezzi di cadavere per dare vita a due creature di sesso opposto e farle accoppiare. L'opera indubbiamente palesa la sua natura di serie B , tuttavia c'è un clima morboso , un miscuglio di torbido erotismo , sangue e trash che non risulta indigesto e che dona fascino alla storia. Rispetto al film successivo questo è forse meno esplicitamente erotico ma molto più violento e splatter; infatti non mancano budella , violenza e mostruosità , senza dimenticare un paio di scene evocative e concettualmente interessanti. Fra gli attori spicca di molto un grande Udo Kier , che da il volto ad un folle , necrofilo e indemoniato barone Frankenstein. Benino gli attori di contorto , fra cui presenzia anche la nostra Liù Bosisio. La storia , che richiama i vecchi film sui mad doctor, nella sua mancanza di una sceneggiatura professionale coinvolge abbastanza e si ride e si inorridisce allo stesso tempo. Il finale inoltre è molto valido e drammatico. Dunque un'opera appartenente ad un cinema anarchico e senza regole che oggi non esiste più. Un horror sui generis che , malgrado le lacune , ha dalla sua degli interessanti pregi.