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OMBRE NEL PARADISO regia di Aki Kaurismaki

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elio91     7 / 10  04/06/2011 09:56:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I perdenti hanno tutto il diritto di amare,Kaurismaki lo sa. Non solo,ci costruisce sopra un film che ancora una volta con la sua firma unica scivola via lento ma allo stesso tempo senza mai annoiare sia per la durata che supera l'ora scarsa,sia per lo stile volutamente ripetitivo (sinonimo di una routine da cui non si scappa) ma anche raffinato e diretto.
Proprio raccontando una storia di quotidianità e routine attraverso riti giornalieri ripetuti in continuazione,uomini alienati e antipatici e dialoghi banali che più banali spesso non si può,il regista riesce a rendere tutto ancora più ironico e grottesco dando una nuova dimensione a quello che in mano d'altri sarebbe una materia non da cinema perché,appunto,banale; in questo è tranquillamente accostabile a Jarmusch e forse anche a Wenders,continuamente citati quando si parla di Kaurismaki.
La struttura è quella che è,un buon cinema anche se in questo caso manca la verve geniale del regista e tutto appare un pò troppo poco interessante. Successivamente il finlandese è riuscito a superarsi migliorando il suo stile e dando sempre spazio ai perdenti,maschere indimenticabili che hanno le facce di Pellonpaa e Outinen. Il primo poi ha una storia straordinaria al di fuori del film,il suo essere attore non attore porta una dose di genuinità alle opere di Kaurismaki che lo utilizzerà come suo attore feticcio fino alla morte e,in maniera commovente e toccante,anche dopo la morte con la sua faccia in una foto. Perché non sono le vuote parole a contare per il regista ma sono le facce e quello che comunicano, anche quando sono monoespressive riescono a dare mille sensazioni se uno è bravo.