LoSpaccone 8 / 10 23/09/2009 14:22:05 » Rispondi Un film delicato, lucido, leggero e profondo allo stesso tempo, che affronta con toni sottilmente ironici un tema di difficile rappresentazione. Il dolore è raccontato in prima persona (alla camera) da chi lo patisce, non solo attraverso i ricordi dei momenti più umanamente formativi ma anche attraverso quelle certezze che consentono di cogliere la paradossalità di una situazione in cui la cura sembra uccidere più della malattia, in cui i medici sembrano saper meno di vita e di morte di quanto non sapesse un poeta del Seicento. La differenza tra il tutto e il niente sta in una virgola, e Nichols pare voglia dirci che più della scienza, sa coglierla la poesia o chi conosce (perché la crea) la poesia della vita: le donne.