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POCAHONTAS regia di Eric Goldberg, Mike Gabriel

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Godbluff2     5 / 10  03/05/2022 14:23:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Noia. Barba. Noia. La Disney rinascimentale continua con la sua altalena qualitativa e con questo film fa decisamente il passo più lungo della gamba con un progetto probabilmente troppo ambizioso per quelle che erano in realtà le sue volontà espressive-commerciali: un film tratto da una storia vera, una storia davvero troppo seria, importante per il contesto storico in cui avvenne e drammatica per la visione della Disney e perché risulti accettabile una sua trasposizione disneyana. Quello che viene fuori è una puttanàta. Il fatto che gli eventi vengano pesantemente romanzati in chiave Disney è una cosa che uno dovrebbe chiaramente aspettarsi fin dall'inizio ma è più difficile accettare una disneyanizzazione così forte e così banalizzata non di una fiaba di questo o quell'autore ma di una storia reale di gente reale, la cosa stona e forse poteva essere evitata oppure limare un po' la retorica, melensa e bambinesca che è uscita fuori in maniera un po' troppo prepotente.
Ma al di là della verosimiglianza con i fatti storici, che oh, tiè, anche 'sti càzzi, sto guardando un cartone della Disney, ci passo sopra (circa), il problema è la noia. Una storiella romanzata, retorica e stracolma di stereotipi sui nativi americani e il loro mistico rapporto con la madre natura, 'sta aria "new-age" insopportabile per di più intrisa in un mare di zucchero e sento il vento che canta e qui e lì, non credo che la Disney abbia mai scritto negli anni '90 qualcosa di altrettanto scèmo. Mettiamoci pure la più terrificante sequenza di personaggi pessimi, irritanti o impalpabili (Pocaonthas a me sta anche simpatica, praticamente si salva solo lei, gli altri, brr...) mai visti in un film Disney fino a quel momento e abbiamo fatto la frittata alla Powhatan. Ah già, nel pessimo impasto del film ci vanno messe, come ciliegine sulla torta, le pessime canzoni, mielose e noiose come tutto il resto, con una struttura musical che serve solo ad appesantire ulteriormente un film che diventa una palata di strutto sullo stomaco.
Purtroppo è stato un biennio pesantone quello, visto che il successivo Gobbo (migliore di Poca, quantomeno) segue abbastanza le stesse ambizioni di drammaticità. Sarà un caso, ma quella divertentissima puttanàta di "Hercules" appare quasi come una reazione cutanea spontanea a tanta pesantezza digestiva.
Qualcuno abbatta Nonna Salice, per favore.