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POCAHONTAS regia di Eric Goldberg, Mike Gabriel

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JohnRambo     4 / 10  21/01/2024 20:35:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allontanandosi dal consueto solco ben definito della favola, della fiaba, della mitologia, della novella o del romanzo, Disney produce una storia inventata di sana pianta priva di una sceneggiatura solida.
Le cose accadono molto di fretta, senza una motivazione reale. I due protagonisti, Pocahontas e John Smith, ma anche il governatore, sono molto al di sotto di molti altri buoni e cattivi animati in passato.
Perfino la morte accidentale del promesso sposo di lei, sepolto, inumato e dimenticato molto in fretta, e senza che una goccia di sangue sia disegnata per non spaventare grandi e piccoli, non si può considerare un fatto saliente in questo guazzabuglio che non ha a che fare con la storia e davvero poco con la fantasia.
Restano impressionanti i disegni ed in particolare Pocahontas, la ragazza del titolo, disegnata con un'avvenenza clamorosa. I "pipponi" sulla natura, sul vento etc, che lei avanza al suo "innamorato" sono privi di pregnanza perché è evidente che l'unica cosa ad interessarla è lui e lui e basta, ricambiata in modo franco dal biondo e prestante avventuriero che si beccherà pure una pallottola per salvare l'improbabile suocero. Ormoni a manetta, dunque, fra i due giovinastri, anche se John Smith sembra avere almeno dieci anni più di lei, ma si sa, a certi personaggi le ragazzine piacciono assai, ricambiati.
Il film non lascia nulla, appesantito da canzoni bruttissime (eppure l'autore è lo stesso Alan Menken de "La Sirenetta" e non solo) e privo di mordente com'è. Resta solo il meraviglioso disegno della protagonista, ma, vi assicuro, nulla di più.
JohnRambo  22/01/2024 11:51:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pensavo fosse un'invenzione Disney ed invece è esistita realmente: grazie a lei ci furono lunghi periodi di scambi commerciali tra coloni e nativi. Ella preferì la vita "all'inglese" e, convertitasi all'anglicanesimo più avanti, finì con lo sposare un vecchio coltivatore di tabacco noto come John Rolfe.
Il biondone del cartone animato Disney è invece l'avventuriero John Smith, che raccontò molte cose su di lei dopo averla conosciuta bambina a 12 anni; in nessun punto accenna ad un rapporto sentimentale, ampiamente adombrato nel cartone al punto da superare qualsiasi riferimento "poetico" e ingenerando versioni maliziose "per adulti", complice anche il disegno sensuale della Pocahontas animata.
Quando questa, battezzata Rebecca, fece visita al re Guglielmo d'Inghilterra come autorevole principessa nativa, fu trattata con rispetto. Morì rientrando in America, dopo aver contratto la tubercolosi o il vaiolo a Londra.