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MASTERS OF HORROR: SULLE TRACCE DEL TERRORE regia di Takashi Miike

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Boromir     7½ / 10  13/09/2022 21:50:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'incursione di Takashi Miike in Masters of Horror, giudicata troppo estrema per la televisione americana, è una sorta di costola televisiva di Audition, che concentra in poco più di un'ora tutto ciò che più disturbante si possa concepire: fantasmi, freaks, pulsioni incestuose, infanzia violata ed esibizioni di crudeltà gratuita vanno ad arricchire l'ennesima storia d'amore malato tipica del cineasta giapponese, culminante in una scena di tortura insieme disturbante e toccante (almeno per me è stato davvero difficile trattenere le lacrime).
Limitato dal dover adattare la propria tecnica al format televisivo, Miike non si concede quasi mai al virtuosismo, anche se qualche notevole movimento di macchina piazzato al momento giusto c'è. La fotografia gioca molto sulla predominanza di colori saturi come in un dipinto Shunga, ma sa anche quando farsi nebbiosa, cupa e febbrile quando la narrazione lo richiede. L'unica nota dolente di uno spartito eseguito con rigore e professionalità: la pessima recitazione di Billy Drago.