baskettaro00 6 / 10 13/10/2009 21:30:20 » Rispondi dopo"ichi the killer"e"imprint"si può afferire con certezza che takashi miike e la violenza sono la stessa persona. questo film è,infatti,un piccolo viaggio all'interno di essa,con scene che colpiscono lo spettatore come un pugno nello stomaco;scene piuttosto estreme che impressioneranno i più deboli e sazieranno il malato palato dei più esperti in campo. difficile per me dare un voto a questo "imprint". da un lato voglio premiare miike per essersi spinto oltre i limiti del sopportabile e da un altro voglio bocciarlo per il compiacimento che per me ha avuto nella violenza. s'è soffermato troppo sui corpi straziati delle vittime anche quando si poteva evitare. è anche vero che dare un'insufficienza al film tenendo conto della realisticità con la quale sono state fatte svariate scene è da incompetenti; tuttavia,facendo finta di scordarmi la manina dentata che sbuca nel finale dalla testa della protagonista e avendo stampata in testa la realisticità e bravura usata per gli effetti speciali metto un 6 al film di miike. ma sono sicuro che con una minore dose di violenza e lasciando più spazio alla sceneggiatura il regista può fare qualcosina in più. rimane comunque un prodotto sicuramente adatto ai più forti e che,nonostante tutto,non mi sento di non consigliare. del regista ho,però,preferito ichi the killer proprio per la sua verve comica e grottesca che imprint non ha.