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ULTRAVIOLET regia di Kurt Wimmer

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4½ / 10  25/10/2006 10:51:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A Kurt Wimmer, già regista del buon "Equilibrium, bisognerebbe spiegare che per fare un buon film l'estetica da sola non basta, ci vogliono i contenuti che in "Ultraviolet" latitano spaventosamente.
Il regista è molto bravo a mettere in scena degli effetti cromatici molto affascinanti, a realizzare ambienti freddi e asettici adatti a rappresentare il futuro in cui si svolge la storia e non per ultimo ad affidare alla bella Milla Jovovich, strizzata in tutine supersexy, lo scettro di protagonista assoluta.
I problemi risiedono nella superficialità con cui viene trattata la trama, praticamente una scusa per mettere in scena oltre alle grazie della Jovovich, un continuo susseguirsi di combattimenti che se pur ben realizzati finiscono con lo stancare lo spettatore.
Wimmer si diverte a citare, ma lo fa in maniera piuttosto "volgare" sembra quasi che scopiazzi, impossibile vedendo questo film non pensare alla sposa di Kill Bill, alla Selen di Underworld o a Blade 2 ripreso pari pari nella scena finale.
La scelta poi di affidarsi all'ennesimo "enfant prodige" del cinema hollywoodiano, Cameron Bright, appare poco convincente, il bambino è infatti di un'antipatia incredibile.
Inoltre alcune scene in esterni puzzano di finto lontano un miglio, va bene affidarsi alla computer grafica ma bisognerebbe almeno saperla usare.