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RABBITS regia di David Lynch

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carsit     8½ / 10  29/05/2013 14:31:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ormai da Lynch so già cosa aspettarmi , quindi ho chiuso un occhio sulla difficoltà di interpretazione di questo cortometraggio di 50 minuti.
E sono giunto ad una conclusione ( partorita anche da spunti trovati in rete) : non c'è un vero e proprio significato di questa opera.
SI percepisce però l'estraniamento, l'alienazione ed il sentirsi fuori posto.
Le risate tipiche di una sit-com e gli applausi sono spesso fuori luogo, non c'entrano una mazza con il contesto.
( forse una velata critica alle sit-com ?? )
COmunque per il resto si percepisce che i dialoghi (apparentemente senza significato ) in realtà siano stati un pò miscelati, in una sorta di esperimento...
Seppur in modo confusionario, si riesce a risalire all'idea che questa famiglia nasconda qualcosa..
FOrse un delitto, un tradimento, non è dato saperlo.
Sappiamo soltanto che " lei" afferma che è da quando ha 7 anni che sa quella cosa , cioè cosa sarebbe successo all'uomo con il giubbotto verde al porto.
è un'atmosfera malsana, difficilmente spiegabile, che crea domande, e dà pochissime risposte.
Ma è quasi un limbo : queste figure si aggirano nell'attesa ( wiki) di una salvezza, di un gesto che li faccia comprendere che sono salvi, ma che al contempo non arriverà mai.
COme Lynch insegna, il passato non si può abbandonare, ma torna a " bussare alla porta".
Ed è qui infatti che voglio arrivare : fuori c'è secondo me la risposta a tutto, tutto quello che i conigli hanno voluto dimenticare , tutto quel segreto oscuro che però cercano di non far emergere.
Spesso il coniglio con la giacca e l'altro coniglio con la vestaglia aprono la porta per controllare qualcosa, ma non si sa bene cosa.
Anche tra di loro c'è pochissimo dialogo, pochissime relazioni, come se ognuno parlasse più a sè stesso che all'altro.
Non sono riuscito a capire il fiammifero che si accende spesso in alto a destra, ma ho una mia risposta riguardo al demone che parla : non è altro che l'inconscio che cerca di riaffiorare ( difatti è l'unico elemento esterno che riesce a penetrare l'apparente impenetrabilità di quelle quattro mura).

Cosa ti rimane dopo la visione ??
NOn nego che in alcuni punti ti addormentavi, ma la mia valutazione verso questa opera sale "magicamente" appena Lynch ti costringe a riflettere, ti costringe a pensare, a non subire passivamente come in ogni altro film.
Ecco, Lynch non vuole farti subire passivamente, ma ti stordisce con il suo subconscio , con la sua irrazionalità, per renderti spettatore, ma spettatore partecipe ed attivo.
UN voto in meno perchè è effettivamente troppo criptico e non è adatto a tutti, ma Lynch bisogna prenderlo per quello che è : prender o lasciare.
Io prendo.