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28 GIORNI DOPO regia di Danny Boyle

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Filman     9½ / 10  30/12/2016 22:09:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella primissima diffusione del nuovo gusto cinematografico in digitale contribuisce ovviamente Danny Boyle, un regista dal "videoclip style" che del montaggio serrato, al fine di un complesso vario ma concentrato, ha fatto la propria scuola, in più modernista e ideatore d'una creatura nuova e ben funzionante come 28 DAYS LATER, la cui estetica, dal cromatismo tirato a lucido e dal movimento spasmodico del quadro, si presenta non solo preziosa e originale nella stilizzazione della violenza, utile alla narrazione concitata, ma adatta al senso rinnovatore dell'horror post-apocalittico, strutturato sulla serialità di eventi intrinsecamente drammatici dell' "on the road" ideale e avvolto dalla natura intellettuale dei film di zombi, promotore di riflessioni sociali, politiche ed umanistiche, che annientano la prospettiva strumentale della società, dell'economia e della politica come le conosciamo, ottimo compito svolto da questo capolavoro che non mette da parte la tramandata poetica dell'homo homini lupus, sviluppata interamente accennando all'istinto animale custodito nell'umano, essere in costante balia della sua bestiale regressione.