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IL GOBBO DI NOTRE DAME regia di Gary Trousdale, Kirk Wise

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Godbluff2     6½ / 10  19/09/2022 14:33:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Carino, mai visto da bambino e recuperato molto ma molto più tardi, non mi ha fatto assolutamente impazzire. Migliore di "Tantanoias" ma in parte afflitto da problemi simili: un tentativo di maturazione e maggior seriosità nella narrazione, nello stile e nelle tematiche che finisce malamente con lo scontrarsi con l'indispensabile annacquamento in zucchero disneyano. Questa volta almeno non è ad un fatto di vita reale che va attribuita l'ispirazione ma, anche qui, il soggetto scelto, il romanzo di Hugo, è fin troppo cupo e drammatico per poi essere disneyzzato senza un contraccolpo forte che rende il risultato finale né carne né pesce ai miei gusti: film pesantuccio come atmosfera (ci sta) eppure (e lo capisco, sono dubbioso proprio sulla scelta del soggetto di partenza, infatti) enormemente edulcorato e ovviamente con un finale completamente stravolto; ad esempio, quando i soggetti ispiratori erano le fiabe tradizionali si, c'era l'ammorbidimento ma lo schema "lieto fine per la protagonista/destino orribile per la nemesi" era mantenuto, o negli stravolgimenti si cercava materiale più malleabile completamente rivisitato in chiave comico-ironica ("Robin Hood" per dire). Nel gobbo c'è sempre qualcosa che mi stona, qualcosa di incompleto. Ci sono però anche bei momenti e di sicuro meno noia rispetto al suo predecessore, oltre che ad un impatto estetico complessivo molto affascinante.
Anche le canzoni mi hanno detto poco o nulla e, passando a considerazioni meno rilevanti, non riuscirò mai a prendere sul serio un villain che si chiama Frollo (questa però è colpa di Hugo non della Disney, mannag...). Poi ecco, anche qui, lasciarmelo arcidiacono no eh ? Figuriamoci.
Con il "Gobbo di Notre Dame", comunque si conclude il biennio "mattone" della Disney che passerà nel biennio successivo ad un ancor più immediato intrattenimento, più riuscito a mio avviso, tra il cazzèggio micidiale di "Hercules" e l'epicità di "Mulan".