JOKER1926 3 / 10 17/03/2016 01:10:26 » Rispondi Alcuni registi importanti, o comunque famosi, utilizzavano il proprio nome per sponsorizzare film di regie minori, tutto nel nome del business. Fra questi troviamo Lucio Fulci, autore a sua volta, già di qualche impalpabile film, presentare film di altri esordienti come il mitico e grandioso (!) Giovanni Simonelli, nome esemplare e di primo ordine per qualsiasi amante del Cinema. (Chi è Giovanni Simonelli?) E' il 1990 quando nelle sale approda la fatica cinematografica "Hansel e Gretel". Quello di Simonelli dovrebbe essere una sorta di restauro della fiaba. Nasce immediatamente, da parte dello spettatore, qualche robusta perplessità circa la cosa. Insomma questa favola, in ambito cinematografico, cosa mai può offrire? Le risposte saranno drammatiche. Premesso che con il miglior regista e il miglior sceneggiatore di questo mondo , tale idea sarebbe di ardua riuscita, figuriamoci con un Simonelli. "Hansel e Gretel" infatti inizia la sua avventura con un handicap tangibile. I primi minuti di proiezione, accompagnati da musiche galoppanti, sembrerebbero quasi il preludio ad un qualcosa di vagamente pornografico. Il resto del film spiana la strada ad un trash incondizionato e indistruttibile. Parlare di narrazione e di sceneggiatura diventa un'impresa. Il progetto di Simonelli presenta falle gravose, sotto ogni aspetto, possibile ed immaginabile. Gli attori, la fotografia, i dialoghi sono di un livello primitivo. Le sequenze assurde invadono la scena con coerenza e somma determinazione. Non si salva nessuno, in ogni senso. L'unica nostra curiosità riguarda l'intento del film. E' trash voluto o involontario? Domanda da mille dollari.
JOKER1926
ferzbox 17/03/2016 01:26:58 » Rispondi ....."Premesso che con il miglior regista e il miglior sceneggiatore di questo mondo , tale idea sarebbe di ardua riuscita, figuriamoci con un Simonelli....."