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LO STRANO VIZIO DELLA SIGNORA WARDH regia di Sergio Martino

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JOKER1926     6½ / 10  22/12/2010 20:59:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Autore di dignitosi e sanguinolenti thriller (vedere "I corpi presentano tracce di violenza carnale" e "La coda dello scorpione") Sergio Martino non delude proponendo "Lo strano vizio della signora Wardh", la storia nel complesso non tarda a decollare, pellicola in pieno stile italiano, pellicola che scorre via molto bene fra pecche e positività.
Gli attori, il lavoro musicale fra le prime note di spessore sul piano tecnico.
Ma in questi casi, a parte fotografia , cast ed inquadrature, è importante diramare la valutazione sulla sceneggiatura del prodotto di Martino, sceneggiatura che nello specifico genere, risulta essere sempre croce e delizia.
Croce e delizia anche in "Lo strano vizio della signora Wardh", lo spettatore infatti assiste ad una sceneggiatura satura di colpi di scena, alcuni ben congeniati, ma anche troppo ingarbugliata, praticamente storia, sviluppi dinamici fra l'essere brillanti e l'esser incasinati.
A tratti Martino, nella storia del suo film, è troppo macchinoso e lezioso, a fine pellicola sarà difficile ricordarsi tutti i passaggi del prodotto cinematografico ma rimarrà impresso il finale (colpo di scena!) che poteva (e forse doveva) essere persino più suggestivo, magari ambientato durante la notte.

"Lo strano caso della signora Wardh" merita un voto decente, la tensione non è tantissima ma non mancheranno sequenze "tese", specie quelle finali con il sonoro che crea, insieme alle immagini, un clima spiccatamente soffocante.
Volendo esser cinici nell'analisi completa del prodotto forse da condannare (limitatamente) le mancate, o perlomeno, superficiali caratterizzazioni dei personaggi specie quella della signora Wardh che nei suoi atteggiamenti risulta essere fin troppo chiusa, situazione paradossale considerato il suo passato. Ma d'altro canto il film dura poco (classica durata di film di questo genere) e in risalto vanno altre cose, ed è comprensibile.