kowalsky 7½ / 10 02/03/2021 01:17:07 » Rispondi Dai commenti letti, credo che nessuno abbia voluto cogliere il potenziale innovativo di questo esordio artigianale di Kubrick, la sua vena antimilitarista e le molteplici sfumature dei personaggi, a cominciare dallo stralunato soldato impersonato da Paul Mazursky (futuro regista che ben conosciamo). Al di là dei dialoghi che sono l'anello debole del film (ma con un budget elevatissimo facevano pena pure quelli di "Spartacus") e della citazione di John Donne, il film ha una fotografia di un lirismo che lascia senza parole. L'esperienza insegna. Generali e soldati semplici sembrano accumulati da un'unico disprezzo verso il Conflitto. Kubrick gira, in parole povere, un film bellico a buon mercato ma di ottima fattura, capace anche di sequenze memorabili - il rapimento è la successiva fuga fatale della paesana, l'epilogo in zattera - che sicuramente ha ispirato altri cineasti, come un certo Kon Ichinawa (cfr. Fuochi nella pianura"). Non è certo un film "nullo" come si dice ma un esempio di cinema di genere dove certi temi sviluppano embrioni di successive e ben note caratteristiche del regista negli anni successivi