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DER TODESKING regia di Jörg Buttgereit

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     9 / 10  10/09/2010 16:29:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Urlo silenzioso provocatore di angoscia e inquietudine "Der Todesking" non è un horror ma mette ugualmente i brividi .E' un intenso spaccato a tinte fosche sul tema della morte sviluppato senza inutili spettacolarizzazioni voyeuristiche, impregnato di concretezza e realismo,divulgatore di una quotidianità fatiscente eletta ad ambiente all'interno del quale sopravvivono gli apatici,disperati,sconvolti e folli personaggi di quest'incredibile opera.
Suddiviso in sette capitoli coincidenti con i giorni della settimana, il lavoro di Jorg Buttgereit, nonostante uno stile asciutto imposto dall'esiguo budget,è l'esempio lampante di come un regista di gran talento possa riuscire ad esprimere concetti di sconvolgente spessore pur non disponendo di ingenti quantità di denaro.
Tra gli episodi,tutti di pregevole fattura,il primo ed il quarto riescono a lasciare il segno più degli altri.In quello che apre la pellicola un uomo decide di suicidarsi,stufo della sua inutile vita paragonabile a quella di un pesce intrappolato in un'acquario, di cui forse invidia l'esistenza priva di consapevolezza,decide di farla finita .E' chiaro fin dall'inizio che per l'autore la vita sia una gabbia da cui l'evasione è permessa solo mediante l'autodistruzione o all'interno della quale si corra il rischio di far deflagrare una follia dormiente.
"Il ponte delle lacrime" ,situato nei pressi di Berlino, è un vero monumento all'afflizione. Buttgereit lo inquadra nei minimi particolari eleggendolo a protagonista del quarto capitolo, facendo scorrere in sovraimpressione i nomi di persone dalle età e professioni più disparate che hanno scelto l'anonima struttura in calcestruzzo ed acciaio per firmare la loro defezione dal mondo .
"Der "todesking" è quindi un film che non usa la violenza come fine,infatti, scena d'evirazione a parte,non presenta episodi particolarmente crudi,ma risulta tematicamente pesante mostrando con stile documentaristico,quasi distaccato e a tratti incredibilmente pacato,il gesto terminale verso quello che per Buttgereit rappresenta il nulla.
Il regista tedesco tra un episodio e l'altro mostra la decomposizione di un cadavere, materializzando silenziosamente il proprio pensiero agnostico su come la morte sia liberazione effimera,niente paradiso o inferno,niente trasmigrazione,niente mondi celestiali,solo un'ulteriore e ributtante corruzione culminante nel disfacimento corporale e conseguente cancellazione assoluta.
Le atmosfere depresse inducono un forte senso di straniamento,Buttgereit gira con metodi a tratti sperimentali,il vorticoso piano sequenza del primo episodio è solo un esempio della genialità di questo filmaker.Straordinaria la colonna sonora,fondamentalmente basata su andamenti lugubri ed altri più malinconici.
La chiusura con una bimba che disegna Der Todesking (Il re della morte), ritraendolo in modo caricaturale, associato alle immagini di fanciulli sui titoli di coda, sta a celebrazione dell'unico momento esistenziale davvero spensierato,ossia quello dell'infanzia,privo di problemi e senza fardelli zeppi di responsabilità.L'immagine finale (sarebbe poi quella della locandina) è ancor più eloquente,Il Re della morte sul suo trono attende paziente,il bambino ai suoi piedi è rappresentativo di come il cammino per l'uomo sia inevitabilmente segnato.
strange_river  13/11/2010 16:27:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti, come sempre.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  15/11/2010 09:03:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vieni qui che ti abbraccio tutta :)
strange_river  15/11/2010 21:20:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
:)))
Edgar Allan Poe  12/12/2010 13:34:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravo tyler, bel commento, come il film del resto.
Edgar Allan Poe  12/12/2010 13:36:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io citerei anche alcune inquadrature e sequenze che (almeno a me) sono sembrate lunghe, per rendere più "opprimente" il film. Per esempio quella spettacolare in cui la telecamera girava, nel primo episodio.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  12/12/2010 16:47:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Edgar :)
Si,in effetti il piano sequenza del primo episodio è allucinante!
sweetyy  25/04/2011 02:06:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento, hai analizzato benissimo il film!
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  26/04/2011 09:37:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Sweetyy,molto gentile :)