caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DER TODESKING regia di Jörg Buttgereit

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
julian     5 / 10  07/03/2013 23:24:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un'opera folle e poco condivisibile che sarà opportuno esaminare come se fosse un trattato o un saggio, per i quali i giudizi si danno quasi esclusivamente a seconda che si concordi o no con il messaggio e dipendono poco dall'aspetto formale che ha importanza secondaria.
Buttgereit gira un autentico inno al suicidio, atto giustificato, celebrato e interpretato in maniera integralista e teatrale, attraverso quelli che sono veri e propri manifesti del film e che, di fatto, vanificano l'esistenza dell'opera attorno; mi riferisco alla lettera a catena del venerdì, in cui si rimanda alla citazione iniziale di Lautreamont e al pezzo letto dalla donna di fronte alla bambina.
Ciò che rende veramente folle Der Todesking è che, in mezzo a morti e omicidi in una settimana senza tregua, tutti consumati in una Berlino lurida che ricorda i casermoni polacchi di Kieslowski, sopravvive in alcune scene uno spirito consolatorio e un'atmosfera beata, quasi sottintendendo che il lieto fine sia proprio la morte.
L'episodio più suggestivo è probabilmente quello del cavalcavia, inquietante perchè invece di mostrare apertamente come gli altri, suggerisce sottilmente, seguendo l'occhio della mdp che prima indugia da sotto sui giunti tremanti del ponte e poi si affaccia sullo strapiombo; mi ha fatto pensare al corto di Inarritu sull'11 settembre.
In conclusione il film è estremo solo concettualmente, visivamente c'è roba peggiore. Solo pochi giorni fa ho rivisto Ex drummer, molto più distruttivo e deprimente.