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DER TODESKING regia di Jörg Buttgereit

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deadkennedys     7½ / 10  05/07/2015 12:47:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'essenza del nichilismo. 7 brevi episodi per 7 giorni della settimana, circa 10 minuti ognuno in una cupa Berlino fine anni '80 degna di Kieslowski. Unica vera protagonista la morte, il suicidio, come unica ed inesorabile conclusione e dunque unica reale liberazione possibile. Ad esempio, abbastanza "eloquente" a riguardo il giovedì, dove Buttgereit indugia con la macchina da presa nei pressi di un ponte, prima dalla base dei piloni, poi dall'alto e da ogni lato, lentamente scorrono nomi, età e professione di chi, nel corso degli anni, ha scelto il ponte delle lacrime per chiudere definitivamente il sipario sulla propria esistenza. Fantastiche alcune trovate del regista tedesco, copiate negli anni successivi da mediocri registi americani, come il finto trailer di un violentissimo film nazista, la pellicola e l'audio che iniziano a sfasarsi e disturbarsi progressivamente durante il racconto dell'uomo sotto la pioggia, piani sequenza che si attorcigliano su sé stessi e sui protagonisti. Un film catalogato come horror ma che horror proprio non è. Lo sconsiglio a persone troppo sensibili (un po come me, ma suppongo, date le letture che ho fatto e i film che ho visto, di aver sviluppato qualche anticorpo) . La durata è giusta (1h10) data la durezza dei temi trattati; di più sarebbe stato troppo.