THE FAST AND THE FURIOUS: TOKYO DRIFT regia di Justin Lin

Arkantos     4½ / 10  11/08/2013 08:28:44 » Rispondi
Fast = 30% Furious = 70%

Capitolo piuttosto deludente: l'idea di metterlo in Giappone con le gare di derapate era interessante, ma non l'ha sfruttata fino in fondo.

Storia a tratti ridicola,


SPOILER

Il protagonista è assolutamente antipatico, qua di più rispetto a tutti gli altri film della serie perchè gareggia per l'ennesima modella che segue lo "stile" di Michelle Rodriguez (che in alcune inquadrature fa anche delle strane facce, si vede che è il primo film che recita): evidentemente erano a corto di ragazze giapponesi; peccato perchè quella che è con il giapponese che aiuta il protagonista, Keiko Kitagawa, è piuttosto bella e recita molto meglio.

L'antagonista sembra l'Uomo dei pecchè, quel cabarettista che era su Colorado.

L'unico personaggio normale è il giapponese aiutante solo che


SPOILER

C'è ben poco da salvare in questo film che, nonostante molti lo ritengano il punto più basso, è stato quello che ha gettato le fondamenta su cui si baseranno i successivi: più modelle possibili e house immondo.

Per le modelle basta dire che sono orrende, mentre la musica... Oh mio di.o la musica, talmente brutta ma proprio una bruttura incredibile, solo Bob Sinclair, ******* e Lady Gaga hanno fatto di peggio.

In pratica fa così.

Din din din din din (campanello di mucca)
Ahhhh Ahhhhh

In pratica prima mettono un suono così, giusto per fare da accompagnamento e poi ci mettono i respiri di Roberto da Crema quando presenta il pasto dell'Alitalia, noto a tutti come il Baffo.

Il voto per la canzone è 1 secco!

Anche le gare sono bruttine, infatti si gareggia non per prendere l'auto dell'avversario, ma la sua ragazza. MA VA... bbeh -.-
Si salva solo quella finale, ma se giocate a Need for Speed Carbon noterete che in quel gioco è fatta meglio.

Qua la domanda non è perchè, ma..... pecchè?