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L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE regia di Aldo Lado

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oh dae-soo     8 / 10  25/07/2011 20:26:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE: il commento contiene anticipazioni.

Faccio finalmente una capatina nel selvaggio, sporco, violento e bellissimo mondo del cinema di genere italiano anni 70, una vera miniera d'oro sia per gli appassionati (che sono più di quanti sembrano), sia per gli addetti ai lavori che molto spessp hanno preso pellicole di tale periodo come proprie opere di riferimento. Qua il percorso è però inverso, essendo Aldo Lado (il regista) ad essersi ispirato all' americano L'ultima casa a sinistra , nientepopodimeno che il debutto cinematografico di un giovanissimo Wes Craven.
Non è però un remake tout court perchè Lado riesce a rimodellare completamente lo scheletro di sceneggiatura di Craven, nella trama, nelle ambientazioni, nei personaggi e in alcune dinamiche (come il personaggio "aggiunto" della donna). Il risultato è (quasi) straordinario.
Già il prologo, nel quale i personaggi principali si muovono mischiati alle comparse senza poter quasi discernere gli uni dagli altri, è indice di qualità e originalità.
Facciamo così la conoscenza sia delle due ragazze, di ritorno in Italia dalla Germania, sia della coppia di delinquentelli con la quale, quasi per caso, incroceranno tragicamente i propri destini (non so perchè, ma questo film mi ha fatto tornare prepotentemente in testa il terribile massacro del Circeo).
E' nelle sequenze sui due treni, specie nel secondo treno (quello cui il titolo si riferisce), che il film di Lado raggiunge livelli di intensità e forza straordinari, non solo emotivi, ma anche strettamente cinematografici.
L'uso assolutamente geniale della musica diegetica (l'armonica) unito a quello della colonna sonora "esterna"; il fantastico utilizzo del montaggio alternato con la casa del padre, maledettamente "vero" nel dare un senso di contemporaneità degli eventi ( tra di loro antitetici per atmosfera, ma analogici per alcuni discorsi intavolati nella cena); l'atmosfera pazzesca che le luci e l'incessante rumore del treno riescono a conferire, specie nei terribili 10 minuti "finali" delle ragazze; tutto questo regala allo spettatore una mezz'ora (almeno) di un livello altissimo.
Poi si arriva al finale... Lado affida soltanto 10 minuti (dei 90 complessivi) alla seconda parte, quella del revenge. La contrapposizione tra il buio e le vicende da incubo svoltesi nel treno, e la luce e la tranquillità della casa del padre è straordinaria. Tranquillità apparente però, perchè lo spettatore è perfettamente consapevole del nuovo incrocio di destini che la trama ha riservato.
A dir la verità, però, c'è più di un punto debole in questi minuti finali. La reazione di Enrico Maria Salerno (fin lì splendido) alla ferale notizia riguardo la figlia secondo me non convince appieno, e non parlo della reazione che avrà nei fatti, quella sì assolutamente comprensibile, ma quella semplicemente emotiva nella macchina; il primo omicidio l'ho trovato un pò goffo e poco credibile, il secondo troppo "laborioso" nello svolgimento; la chiusa finale sulla donna convince e non convince. In generale è proprio quel personaggio a risultare un tantino assurdo e gratuito malgrado, e questo sembra un paradosso, debba a tutti gli effetti essere considerarato davvero convincente e perfettamente riuscito. Una donna che apparentemente sembra la classica borghese perbene ma sotto sotto (come foto rivela) nasconde fantasie abbastanza perverse; allo stesso tempo ci appare prima una vittima (nello stupro) per poi diventare la vera e propria burattinaia del delirio di sesso e violenza nel treno. E' probabile anche una non velata denuncia di Lado verso un certo, finto, perbenismo borghese.
Non una pellicola esente da difetti in definitiva, ma opera comunque notevole, sporca, violenta e umanamente terribile.
lampard8  25/07/2011 22:00:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bel commento Giusè. Come ti avevo detto il finale rovina un pò il resto, ma è davvero un prodotto notevole. Da antologia la scena della cena di Natale nel treno e terribilmente morbosi i due teppisti e la Meril. Gran film
Sir_Montero  05/01/2013 20:18:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Apprezzabile e condivisibile il tuo commento. Certi gioiellini, malgrado e grazie la loro brutale violenza, dovrebbero essere rivalutati dal mainstream.

ps. avendo letto diversi tuoi commenti ben fatti, ti ho aggiunto alla lista di commenti da seguire.
oh dae-soo  05/01/2013 22:02:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Montero :)

curioso il tuo nome, quasi un ossimoro tra il Sir indice di nobiltà e classe e Montero, il giocatore più falloso ed espulso della storia della Serie A. Non mi dire che hai fatto apposta :)
Sir_Montero  30/01/2013 20:24:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No in realtà Sir Montero è tratto da un personaggio oscuro e decadente, presente in uno dei miei dylan dog preferiti "lo specchio dell'anima". Non so se leggi dyd :)
oh dae-soo  30/01/2013 20:33:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma come no!
E' quello dello scrittore no?
Sir_Montero  30/01/2013 21:02:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto! Il famigerato Joe Montero. Quella storia è un colpo al cuore, ricordo sempre l'incipit..."Londra d'autunno, non c'è nulla di più cupo e deprimente...sarà che mi sento anche io così."
oh dae-soo  30/01/2013 21:08:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sai quale è la coincidenza quasi impressionante?

Ho letto dd per anni ma non lo facevo più da almeno 10 (sono del 77 eh).
3 mesi fa ritrovo in una stanza la collezione (circa i primi 300 numeri) e ne prendo uno a caso.
Quello.
A me ste cose fanno paura.
Vabbè.
Sir_Montero  30/01/2013 21:22:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Curioso episodio! Purtroppo gli ultimi 3-4 anni ci hanno regalato pochissimi dyd buoni, il resto è stato per la maggiore mediocrità. Anche io, nonostante stia continuando a prenderli regolarmente, ripiego sulla rilettura dei "grandi"; e questo di cui abbiamo parlato è uno dei capolavori.
Io sono dell'89 figurati, sono nato con dylan!
Sir_Montero  30/01/2013 21:23:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
3 anni dopo dylan, pardon!