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L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE regia di Aldo Lado

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The Gaunt     7½ / 10  25/10/2011 15:00:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La parte finale del film di Lado risente ovviamente del capostipite di Craven, L'ultima casa a sinistra, perlomeno nello sviluppo narrativo, ma a differenza della pellicola americana mette in risalto una pungente critica sociopolitica verso una borghesia indifferente, fino a quando il cosidetto orticello non viene toccato, e la complicità aberrante dell'uomo comune, incarnato dall'attore giusto per questo tipo di ruoli abietti, Franco Fabrizi.
Certamente la parte centrale del film è la migliore, sia dal punto vista visivo, sia per l'abilità di Lado di creare un'isola a se stante dalle convenzioni sociali in cui viene commesso e ammesso di tutto, evidenziando le dinamiche tra i vari personaggi, dove spicca una Macha Meril veramente perfida fino al midollo, abilissima nel manipolare i due teppisti per dare libero sfogo alla propria personalità repressa dietro la facciata di donna irreprensibile.