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PAZZI IN ALABAMA regia di Antonio Banderas

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Invia una mail all'autore del commento Project Pat     8½ / 10  15/10/2013 00:19:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Semplicemente magnifico. Per essere il primo film a vedere Banderas alla macchina da presa, direi che si cominciò piuttosto bene (egli poi non girò quasi più nulla, ma questo è un altro discorso)! Due storie sono narrate in parallelo, quella di Lucille a carattere tragicomico e quella triste, pittoresca di suo nipote "Peejoe", alle prese con le persecuzioni razziali in Alabama (pur non essendone il diretto destinatario). La bravura del regista è talmente tale che sembra di stare a guardare due film completamente differenti: nella prima vicenda vi sono tratti grotteschi e surreali a iosa, mentre nella seconda, anima e poesia si fondono lasciando viceversa spazio a pochi sorrisi e offrendo allo spettatore la possibilità di farsi trascinare emotivamente, di restare turbato ed estasiato allo stesso tempo, rilassato.
Quando nel finale i due episodi per forza di cose si scontrano, tutto si amalgama: la scena del processo, indubbiamente sofferta, provata e sentita, a mio parere rappresenta appieno quella che è la fusione tra i tanti opposti, anzidetti aspetti del film. Vedere per credere, questo è uno di quei film che davvero non si possono raccontare, bisogna perdercisi e basta.
Tengo poi a menzionare in particolare Davide Perino, doppiatore di Peejoe, che con la sua stupenda voce permette davvero al personaggio di suscitare interesse.