kowalsky 7½ / 10 13/11/2006 20:09:53 » Rispondi Per niente d'accordo col commento precedente, è un film amabile che cerca di dire forse troppe cose, ma riesce a tracciare uno spaccato coinvolgente e graffiante degli anni del boom (per inciso, Boccaccio c'entra ben poco). L'episodio piu' celebrato, quello di Fellini, è un dichiarato sfotto' al moralismo imperante, e si dice che il personaggio interpretato da De Filippo sia in realtà ispirato all'allora onorevole dc Oscar Luigi Scalfaro che attacco' duramente "la dolce vita" in una campagna denigratoria e definendolo "film immorale". L'iconizzazione della Ekberg come "sogno proibito" del moralista ha evidentemente ispirato Coppola dal punto di vista tecnico (il suo fallimentare e sfortunato "un sogno lungo un giorno"). Notevolissimi gli episodi di Visconti e De Sica, pur così diversi tra loro: memorabile il Milian di "il lavoro", pacioso e seduttore, di fronte alle richieste della consorte Schneider: davvero un delizioso ritratto del vizio degenere della borghesia. De Sica sceglie invece la commedia nazional-popolare, ma lo fa con stile e buon gusto, ammiccando a un personaggio come quello della Loren, perfettamente a suo agio in ruoli del genere Piu' ambizioso l'episodio di Monicelli, che sembra fare il verso a Olmi, ma con maggior coinvolgimento popolare. Un film che "pennella" quattro vicende, mentre i "mostri" di Risi stanno sbaragliando ogni altra irriverente minaccia