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PIANO... PIANO, DOLCE CARLOTTA regia di Robert Aldrich

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hghgg     8½ / 10  26/10/2014 16:14:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo il commento di steven23 non ho resistito alla tentazione di rivederlo e ho avuto di nuovo la stessa impressione della prima visione: "Che film della màdonna!"

Robert Aldrich dirige meravigliosamente questo oscuro affresco di follia e crudeltà umane, mancando solo di pochissimo i livelli stratosferici raggiunti con il suo precedente film e suo capolavoro "Che fine ha fatto Baby Jane ?".
In verità questo film ha ben poco da invidiare al suo predecessore, personalmente pongo "Baby Jane" mezzo gradino sopra solo grazie ad un'atmosfera ancora più opprimente e malata, ad una sceneggiatura ancora più coraggiosa e alle tematiche più intricate e complesse, che fanno del film del 1962 un vero e proprio capolavoro.

Ma "Piano... Piano, dolce Carlotta" sotto quasi tutti i punti di vista e sotto tutti gli aspetti tecnici è assolutamente da porre a pari livello al lavoro precedente di Aldrich; sono due pietre miliari fondamentali per chiunque sia appassionato di Thriller psicologici, i due anelli di congiunzione principali, assieme con l'Hitchcock coevo, tra il cinema thriller più datato e il Thriller moderno con quest'ultimo che in pratica nasce qui e qui tocca alcune delle sue vette più alte (questo, "Baby Jane" "Psycho" "Gli Uccelli"...).

Regia, tematiche, psicologia dei personaggi e sceneggiatura risultano mirabilmente moderni e tutt'ora freschi e per nulla datati, anche se il risultato risulta già un po' meno sconvolgente e strabiliante rispetto agli altri titoli sopraccitati. Erano anni in cui il cinema Thriller ormai era sempre più avanti, sempre più coraggioso, e registi e sceneggiatori scavavano sempre più a fondo in quell'abisso nero che è la mente umana; il thriller moderno era nato e si era imposto grazie a film rivoluzionari come questo.


Basterebbero i 10 minuti di prologo per certificare la grandezza del film, con una superba regia di Aldrich e con un livello d'attenzione mantenuto già alto nello spettatore, fino alla shockante sequenza

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e con la scena nel salone da ballo con la protagonista che entra in scena sconvolta e con l'abito macchiato di sangue. Già è storia del cinema, poi c'è tutto il resto del film.

E davvero di sequenze eccellenti e indimenticabili ce ne sarebbero troppe da citare visto che Aldrich ne sparge per tutto il film; posso solo limitarmi a lodare una sceneggiatura solidissima che gestisce alla perfezione gli intrecci, le psicologie dei personaggi e lo sviluppo narrativo, riuscendo a tenere alta la tensione per l'intera durata senza calare un attimo, grazie ad ottime soluzioni narrative e ottimi dialoghi, il tutto ovviamente con un Aldrich in forma smagliante che ribadisco ogni 10 minuti ti regala una scena memorabile se non indimenticabile (tanto per dire, la scena clou del vaso, nel finale... Ma solo per dirne una eh, altrimenti la scena notturna durante la tempesta, l'allucinazione di Carlotta col mazzo di fiori-pistola, no ce ne sono troppe di grandissime scene, c'è anche tutta la parte della macchinazione finale con il

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER per far cadere definitivamente Carlotta nella spirale della follia e poi le rivelazioni finali ecc.)

Il film gioca meravigliosamente col contrasto tra follia, allucinazione, rimorso, sospetto, congiura e malvagità umana rendendo a volte labilissimo il confine che separa questi elementi e regalando momenti di inquietante tensione "ultraterrena" vicina all'horror più raffinato; questo elemento non svanisce nemmeno una volta scoperti gli altarini dell'egoistico e crudele piano tutto frutto in realtà di terrenissime cupidigia e invidia e tale scelta a me ha mandato in "brodo di giuggiole".

Dimentico qualcosa ? Ah si Bette Davis, perché devo anche dire qualcosa sulla Davis che non abbia già detto commentando "Baby Jane" ? Basta vedere il film per rendersi conto una volta di più che ci troviamo di fronte ad una delle più grandi attrici di tutti i tempi, una di quelle elette "da Olimpo", una delle intoccabili, lassù insieme alla Bergman, alle Hepburn e continuate pure voi se volete, la lista non è lunga. In ogni caso lei straordinaria in un ruolo meno complesso e intricato rispetto a Jane (uno dei personaggi più strutturati e complessi di sempre mica pizza e fichi) e più chiaramente da vittima questa volta, ma l'interpretazione è ovviamente, perfetta anche in questo caso.

La prova della de Havilland in questo senso mi ha colpito di più nel senso che la sua bravura qui si nota particolarmente tanto da farmi pensare che la perfezione della Davis più che offuscare gli altri attori gli spingesse anzi a tirare fuori il meglio. Tra quelle che ho visto questa è una delle migliori interpretazioni della deHavilland, davvero gelida, sibillina e tremendamente odiosa come ruolo richiedeva. Grandissima.

Rimane la curiosità di sapere cosa sarebbe successo se al suo posto ci fosse stata di nuovo Joan Crawford come inizialmente previsto eh eh, sarebbe stata la sua vendetta. Con la deHavilland è stata un'altra storia, lei con la Davis era in ottimi rapporti; poi vabè sono ovviamente grandissime attrici e quindi ciò nulla cambia e nulla toglie alle loro sublimi interpretazioni, entrambe perfettamente calate nei loro personaggi, senza contare che (visto che Carlotta e Miriam sono cugine) la deHavilland non è seconda a nessuno quando si tratta di odio parentale eh eh eh...

Bravi in ogni caso tutti gli attori che ben interpretano i loro personaggi tutti credibili e ben scritti. Dall'ultima interpretazione di Mary Astor nei panni del fondamentale personaggio di Gemma Mayhew, alla convincente prova di Joseph Cotten passando per il memorabile personaggio della domestica interpretato da Agnes Moorhead (questi ultimi due sono vecchie conoscenze di Orson Welles).

A proposito ma

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.

La gestione del ritmo e della tensione poi sono talmente perfette che il film, pur nella sua pesante spirale di crudeltà e follia, il che lo rende un film piuttosto cupo e oscuro, fila via liscio come l'olio, meritando più di una visione, come nel mio caso.

Grandissimo film quindi, alle soglie del capolavoro già toccate da Aldrich con "Che fine ha fatto Baby Jane?" e insieme a quest'ultimo pietra miliare del thriler moderno, immancabile visione per ogni appassionato.
steven23  26/10/2014 20:31:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Difficile aggiungere qualcosa al commento... per quanto mi riguarda impeccabile!!

In particolare ho trovato interessante quell'appunto sulla possibile influenza della Davis verso gli attori che recitavano con lei. Capita spesso di leggere che il suo talento offuscava le varie controparti, ma pensandoci bene credo proprio tu abbia ragione... basti pensare, per esempio, a un film come "All about Eve"; accanto a lei Anne Baxter sfoggia quella che, per me, rimane la migliore interpretazione della sua carriera. Che poi il motivo sia questo o no non ci è dato saperlo, fatto sta che è una concreta possibilità... e confermerebbe il mio pensiero su questo aspetto, vale a dire che un attore, per essere definito davvero grande, dev'essere in grado (tra le altre cose) di trascinarsi dietro se non il resto del cast, perlomeno la sua controparte. Poi, ovviamente, dipende anche da chi si trova accanto :)

Circa l'ultimo spoiler, invece, anch'io ho pensato la stessa cosa :D