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LA MEGLIO GIOVENTU' regia di Marco Tullio Giordana

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Invia una mail all'autore del commento renzo     8 / 10  03/09/2003 00:43:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non essendo stato capace di trattenere le lacrime in più occasioni sia durante la prima parte che la seconda (più la seconda) ho pensato che se mi commuovo così per le storie di un'altra famiglia allora non devo dimenticare che anch'io ne ho una meravigliosa e posso vivere queste emozioni dal vero. Detto-fatto...mi sono fatto 600+600 km per andare a trovare mia moglie e i miei due bambini, sfollati dal grande caldo italiano, in germania dai nonni.
Complimenti, un film veramente bello e coinvolgente. La recitazione di matteo ma anche di nicola in qualche caso non è perfetta. Anch'io condivido le critiche all'apparizione di matteo alla fine (pessima citazione malriuscita di wenders). Nonostante questo peccato (peccato davvero: una caduta di stile proprio nel finale che toglie tutto l'incanto delle sei ore)andate tutti a vederlo e risvegliate le corde arruginite dei vostri sentimenti, poi tornate a casa, baciate i vostri fratelli, i vostri bambini, le vostre mogli, sorelle, mamme, e poi andate a dormire abbracciati a qualcuno di loro!
Invia una mail all'autore del commento Girolamo  06/09/2003 19:00:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivido le parole di Renzo:è un vero peccato l'apparizione di Matteo nel finale.Più che una citazione di Wenders,sembra una ripresa da Ghost...Pretendere di voler spiegare sempre tutto:questo è il difetto del cinema italiano e in particolare di un regista come Giordana.Forse non avrebbe capito lo spettatore che l'ostacolo che impediva l'amore tra Nicola e Mirella era rappresentato dal fratello? Era necessaria l'evidenza "fisica" per dimostrarlo?
Luigi  13/09/2003 10:01:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivido il fatto della citazione che è evidentemente wendersiana, ma non la considero una caduta di stile.
Grande la recitazione dell'attrice che impersona Mirella e Nicola (Matteo).
IL finale della Tua stessa recensione è una citazione (do You remember "Giovanni XXIII"- "Andate a casa e baciate i Vostri figli e dite loro questa è la carezza del Papa?)
Le illusioni di una generazione, anzi due o tre e le emozioni che hanno accompagnato quelle generazioni.
Tutto di fronte al coraggio di pochi o forse molti che avevano le voglia di cambiare, ma soprattutto sapevano trasmetterla.
Come quel Papa degli anni SEssanta che invece di parlare e chiedere l'indulto, li andò a trovare scandalosamente a Regina Coeli, a Roma e disse loro "Ci siamo visti, ho messo i miei occhi nei vostri occhi, il mio cuore accanto al vostro cuore...!"
Anche lì c'erano molte lacrime sui quei visi e molta speranza, quella speranza che ora è disillusione.
Rimango le emozioni, ma ormai, solamente nella sfera privata dei propi cari e della propria famiglia.
Anche questa forse è una citazione di Wenders ("IL cielo sopra Berlino").
Invia una mail all'autore del commento Albert  03/09/2003 22:36:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me ha fatto l'effetto opposto: mi ha fatto scoprire un desiderio di fuga che non avrei mai sospettato di avere!!!